Ancora guai per il giornalista Filippo Facci. Dopo la bufera per la frase sul caso La Russa, ora deve affrontare un’altra grana. L’ex compagna lo ha accusato di stalking e il giornalista è stato raggiunto da un ammonimento da parte del Questore di Milano. Per tutta risposta l’editorialista di “Libero”, in un’intervista a “La Stampa”, ha dichiarato che l’ex compagna “era una No-vax e ha fatto prendere il Covid ai miei figli”. Il giornalista sostiene inoltre di aver reagito “solo via mail” nei confronti della donna. Ma l’ammonimento in realtà si basa su diversi episodi confermati da testimoni. Nelle motivazioni si parla di “reiterate molestie” e di “espressioni dal contenuto gravemente ingiurioso”. E ancora “lesive della dignità della persona e della sua origine territoriale”. Su “La Repubblica” è citato inoltre un episodio che risale alle 3,30 del 17 marzo scorso davanti una scuola nella quale sono intervenuti anche gli agenti chiamati dalla donna. Ma nel frattempo il giornalista se ne era andato. Il fattaccio si è consumato all’esterno di una scuola media del quartiere Città Studi. Presenti l’ex moglie del giornalista, un paio di commessi e anche due studenti che hanno testimoniato. Filippo Facci è andato via prima dell’arrivo delle forze dell’ordine e avrebbe detto alla donna: “Salutameli!”. I due avevano appena litigato dopo i colloqui con i professori. Nella denuncia si parla anche di battute sui rispettivi genitori. Inoltre, quando la donna è salita sullo scooter il giornalista avrebbe dato due calci al carburatore del mezzo e una manata al casco. L’avvocata avrebbe reagito con uno schiaffo.
Filippo Facci all’ex compagna: “Idiota maleducata”, “put… parassita”, “ignorante e stupida”
Il giornalista e l’ex compagna si sono lasciati a giugno del 2019. Un decreto della nona sezione civile del tribunale di Milano ha sancito la separazione e deciso l’affido congiunto dei due figli della coppia, un ragazzino di 13 anni e una bambina di 6. Oltre all’episodio davanti la scuola, l’avvocata segnala anche sms e mail pieni di insulti. Nel messaggio di posta elettronica, i due litigano sull’educazione e sui periodi da trascorrere insieme ai figli. Lo scorso 28 febbraio, inoltre, Filippo Facci avrebbe revocato l’assenso all’espatrio dei due piccoli, alla vigilia di una vacanza della donna con il nuovo compagno, “per ripicca”, ammetterà in seguito. Nell’ammonimento il Questore cita tra le motivazioni le reiterate molestie e gli insulti. Frasi come “idiota maleducata”, “put… parassita”, “sei ignorante e stupida”, “sei una str…”. Fino alla definizione di “sgraziatamente parvenu”. Alla madre dell’ex compagna avrebbe promesso “di andare a prenderla a schiaffi”. Infine, il questore cita la “molesta interferenza nella vita privata e di relazione della richiedente”. Ovvero i riferimenti al nuovo compagno e alla vita affettiva della ex.
Filippo Facci sul caso di Leonardo La Russa: “Chi ha detto che la ragazza non era cosciente?”
In un’intervista a “La Stampa”, Filippo Facci parla delle sue esperienze con la droga: “Conosco bene Milano e 15 anni fa ho assunto droghe per fare un’esperienza, così come ho scalato il Monte Bianco, ho fatto bungee jumping e tante altre cose. Ma che intervista stiamo facendo? L’ho presa per un po’, poi ho smesso, non sono mai stato dipendente e conosco gli effetti del Rivotril perché l’ho preso come antidolorifico dopo un’operazione alla schiena”. Il riferimento è al caso di Leonardo Apache La Russa sul quale il giornalista ribadisce: “Se c’è bisogno di attaccarsi ad una frasetta per attribuirmi, come ha fatto Sandro Ruotolo, quattro reati come sessismo, razzismo, apologia del fascismo e vittimizzazione secondaria interroghiamoci sul sistema non su uno svarione stilistico”. Filippo Facci parlando della presunta vittima aggiunge: “Ma chi l’ha detto che non era cosciente? Dalle analisi risulta che ha preso quattro sostanze ma non il Ghb, la droga dello stupro e nemmeno il Rivotril. Si era fatta due piste di cocaina, che è la droga di chi lavora, non di chi deve astrarsi dalla realtà e sballarsi, la usano gli atleti, i piloti. Ha preso droghe che danno sostegno e brio, che amplificano la volontà, non il contrario. Aveva anche assunto lo Xanax che si usa anche per placare l’ansia e il batticuore provocato dalla cocaina. Questo le si ritorcerà contro nel processo, è una questione ovvia. Ripeto, sono droghe che aumentano l’attenzione e lo stato di eccitazione, ti fanno fare quello che vuoi tipo baciare Leonardo Apache prima di smettere di ricordarsi quello che è successo”.
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“Quel lavoro alla Rai mi farebbe comodo dal punto di vista alimentare”
Altra questione spinosa è la paventata revoca del contratto con la Rai che non sarebbe ancora stato decisa: “Adesso rispetto a questa storia si trovano in un doppio vicolo cieco: non possono cedere per una cretinata del genere, ma allo stesso momento le donne della Rai sono tutte contro di me”. Poi ammette: “Quel lavoro mi farebbe comodo dal punto di vista alimentare, altrimenti ti assicuro che avrei fatto un passo indietro da solo. Non voglio stare lì a difendere la mia rubrichina. Mantengo diverse persone. Molti pensano all’egemonia culturale, ma per me vale solo quella del rosso in banca, per questo sto traslocando. Vada come vada. Mi ritrovo cornuto e mazziato”. Intanto la striscia affidata a Filippo Facci su Rai2 resta ancora in bilico. L’Ad Roberto Sergio ha chiesto più tempo per decidere se confermare o meno “I Facci Vostri”, previsto prima del Tg2 dal prossimo autunno. “Non è mia abitudine decidere sulla base di campagne politiche strumentali ed emozionali”, ha detto Roberto Sergio durante il Cda. “Non mi faccio trascinare da nessuno, motivo per il quale comunicherò la decisione presa assumendone la piena responsabilità, e comunque in tempi brevi”, ha ribadito rispondendo ai consiglieri Francesca Bria e Riccardo Laganà. Al termine del Cda è stata diffusa una nota: “Con riferimento all’ipotesi di programma da affidare a Filippo Facci, l’Amministratore Delegato ha comunicato l’intenzione di assumere una decisione in tempi brevi, tenendo conto del dibattito consiliare”.
Vittorio Sgarbi: “Mi sembra ci sia una paura delle parole, emerge una sessuofobia”
Ma c’è anche chi ha preso apertamente le difese di Filippo Facci. Il primo è stato il direttore di “Libero” Alessandro Sallusti che ha definito Sandro Ruotolo un “ex modesto giornalista alla corte di Michele Santoro oggi modesto politico alla corte di Elly Schlein”. Per poi aggiungere: “Al Pd non è passato per la testa neppure per un attimo di chiedere al comitato etico della Rai di escludere Roberto Saviano dalla prossima stagione televisiva – è previsto un suo programma – per aver detto su La7 che la presidente Giorgia Meloni ‘è una bastarda’, cosa assai più grave e sessista di un gioco di parole mal riuscito di cui non solo, a differenza di Facci, non si è mai scusato ma addirittura vantato. E la censura non è scattata per Fedez che ha addirittura simulato in diretta un rapporto tra uomini sul palco di Sanremo, cioè in casa Rai”. “Il Pd non vuole Filippo Facci in Rai e ora alla Rai tocca scegliere – ha concluso – mettersi al servizio del Pd o dimostrare non dico l’indipendenza, sarebbe eccessivo, ma almeno un minimo sindacale di autonomia. Del resto c’è un precedente che dovrebbe fare scuola: avere mandato in onda anni fa Sandro Ruotolo”. Sulla questione è intervenuto anche Vittorio Sgarbi. “Nella polemica che mi ha investito mi rimproverano l’uso del turpiloquio, ma nel caso di Facci, non c’è”, ha detto Sgarbi all’Ansa, ricordando le polemiche piovute su di lui per la recente performance dal palco del Maxxi di Roma. ll sottosegretario di governo ha aggiunto: “Mi sembra ci sia una paura delle parole, emerge una sessuofobia. Facci ha spiegato che la frase non l’avrebbe più scritta. È una battuta forse sbagliata ma è anche vero che nella seconda parte dell’articolo ha citato il capo d’imputazione contro il figlio di La Russa”.
Annamaria Bernardini de Pace: “È l’ennesimo atto persecutorio contro Facci”
Sulla vicenda, che appassiona politica e non solo, “Libero Quotidiano” ha pubblicato un’intervista all’avvocato di Filippo Facci, Annamaria Bernardini de Pace, e a Luca Procaccini, che lo ha difeso penalmente. La Bernardini de Pace si è pronunciata sull’ammonimento dicendo: “In trent’anni di carriera non avevo mai visto un questore muoversi per un semplice litigio tra genitori, per uno scambio di mail dove entrambi se ne sono detti di tutti i colori. E a scrivere per prima a Facci è sempre stata l’ex compagna, e sempre per questioni che riguardavano i figli. Secondo questa logica i questori dovrebbero emanare lo stesso provvedimento a tutte le coppie che litigano”. L’avvocato Luca Procaccini ha aggiunto: “Filippo Facci è accusato di aver usato toni aggressivi e discriminatori, ma li ha usati anche la signora, che ad esempio definiva ‘babysitter’ l’attuale compagna di Facci, la offendeva solo perché è molto più giovane di lei (…) Facci ha preso uno schiaffo, e l’ha denunciato (…) Era fuori dalla scuola dei figli, c’era anche l’allora compagna. Lui è stato citato per aver tirato un calcio al suo motorino e per averle abbassato la visiera. Lei gli ha tirato uno schiaffo”. Infine l’avvocato Bernardini de Pace e il collega Procaccini hanno parlato di “gogna mediatica”. “Chi è che ha passato certe informazioni ai giornalisti? Anche questo è uno strumento per angosciare un uomo già provato dal caos che è stato sollevato dopo l’articolo sul figlio di La Russa e la presunta vittima”, ha detto Luca Procaccini. “È l’ennesimo atto persecutorio contro Facci. Domandiamoci chi è stato: lo sapevano la signora e Filippo Facci. Facci non è stato, e quindi chi è stato?”, gli ha fatto eco Annamaria Bernardini de Pace. “L’avvocato Bernardini de Pace può confermarlo: noi assistiamo Facci gratuitamente perché lo conosciamo da tanti anni, ma un povero cristiano qualsiasi che non ha conoscenze verrebbe travolto dalle spese, sarebbe morto sotto la mole delle azioni di giustizia”, ha chiosato Luca Procaccini.