Angela Finocchiaro ha affrontato il calvario del cancro alcuni anni fa, quando aveva 55 anni. Lo ha scoperto per caso, dopo un’ecografia di controllo. L’attrice ha voluto condividere con tutti la sua esperienza per spiegare come uscire non solo dalla malattia ma da quello che resta dentro dopo quest’esperienza. “Nel 2010 mi sono operata di tumore al seno – svela in un’intervista ad Adnkronos Salute – Ero particolarmente attenta alla prevenzione, ogni anno facevo dei controlli. Per me è stato meglio aver avuto la possibilità di operarmi subito, perché non ce la faccio a far ribollire un’ansia. Era proprio prima di Natale, nel giro di qualche giorno sono entrata in sala operatoria. Nel momento in cui si interviene, si fanno delle cose, si agisce, io vado come un trattore, devo risolvere”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Il segreto è “accettarsi, ‘sfrattare’ il tumore da mente e cuore”
Anna Finocchiaro mette in guardia contro un aspetto spesso sottovalutato. “Il dopo, però, è più subdolo – spiega – perché ‘il tumore’ colpisce una parte importante, importantissima del nostro corpo. E allora lì diventa più subdolo nell’accettazione di se stessi. Bisogna affrontarlo in un modo che non covi da qualche parte il fatto di guardarsi e di pensare che in qualche maniera abbiamo subito una menomazione. Menomazione che, insisto, è più proprio una cosa che rimane subdolamente nella nostra mente, nel nostro cuore”. Il segreto è “accettarsi, ‘sfrattare’ il tumore da mente e cuore”. L’attrice, che oggi ha 67 anni, ricorda una frase dell’oncologo Umberto Veronesi: “È più difficile scacciare il tumore dalla mente delle donne che dal loro corpo”. L’attrice è intervenuta in occasione di un evento dedicato dall’Istituto Europeo di Oncologia a chi ha vissuto o sta vivendo l’esperienza di un tumore al seno che ha radunato al Teatro Manzoni di Milano oltre mille pazienti da tutto il Paese. “Ho voluto condividere questo pensiero di Veronesi, questa frase che mi è risuonata nella mente tantissimo”, confida.
“Ho condiviso quel periodo con mio marito Daniele e i miei due figli”
Anna Finocchiaro racconta il suo percorso, dalla scoperta del cancro all’intervento: “Con l’ecografia i medici hanno notato qualcosa che invece, in quel caso, la mammografia non leggeva. Per la mia esperienza, dunque, sono esami molto importanti, non sono particolarmente invasivi e io, per esempio, quando non avevo l’età per la mammografia ogni anno facevo la mia ecografia”. “Nel momento in cui c’è stato un campanello d’allarme sono intervenuta – prosegue – In qualche modo l’ho preso proprio molto all’inizio”. “Dopo l’operazione ho cominciato a fare il giro delle ‘sette chiese’, perché c’erano delle valutazioni diverse, era un tumore molto piccolo e si trattava di capire che terapie fare. Alla fine ho fatto la radioterapia e ho preso i farmaci, protocollo completo. Forse oggi già sarebbe diverso, delle cure credo si siano già modificate”, aggiunge. L’esperienza del tumore investe tutti, il paziente e chi gli sta accanto. “Ho condiviso quel periodo subito con mio marito Daniele, i miei due figli – confessa – Come hanno reagito? Hanno fatto finta di niente, probabilmente perché c’è sempre questa cosa che io sono particolarmente molto attiva, apparentemente. Quindi – cotto e mangiato – sono tornata a casa, abbiamo festeggiato il Natale, e punto. Loro avevano davanti una persona che continuava a fare la sua vita normalmente”.
“Per fortuna sono riuscita a conciliare la mia vita quotidiana e le terapie”
L’attrice sente di essere stata salvata dal teatro: “Io adesso tendo a dimenticare certe cose, comunque allora facevo anche degli spettacoli teatrali e questo significa moltissimo. Il fatto di aver fatto abitare la mia mente da altre cose, visto che io sono un’ossessiva, sicuramente mi ha aiutato molto. Sennò sarei stata a girare intorno a questo pensiero. Sono riuscita per fortuna a conciliare la mia vita quotidiana e le terapie”. Poi lancia un appello: “Bisogna trovare ognuna il modo di uscirne, perché la cosa fantastica è che questo tipo di tumore al 90% e più si può risolvere”. “Ultimamente ho avuto una notizia catastrofica di un’amica che non ce l’ha fatta. Lei non aveva voluto intervenire, la paura l’ha sommersa. Questo non deve succedere”, insiste. L’intervento di Angela Finocchiaro termina con una domanda: “La cosa che mi incuriosisce è perché. Perché così tante, perché si è abbassata l’età, perché proprio a noi, al seno, perché? Mi piacerebbe tanto saperlo”.