Sono tantissimi i personaggi del mondo dello spettacolo che in questi giorni hanno dedicato un post a Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni uccisa da Alessandro Impagnatiello, papà del bambino che portava in grembo da sette mesi. Nelle scorse ore, anche Pupo ha voluto dire la sua sul caso di cronaca nera che ha scosso l’Italia intera e lo ha fatto con una lettera surreale e fuori luogo inviata a “Dagospia” in cui si paragona all’assassino che aveva una doppia vita.
Pupo si divide tra la moglie Anna e la compagna Patricia
Enzo Ghinazzi, vero nome del cantante, ha una vita sentimentale molto affollata: ha una moglie, Anna, sposata nel 1974, e una compagna Patricia, sua ex manager, con cui ha contemporaneamente una relazione dal 1989 con il benestare di entrambe. Alessandro Pagnatiello ha detto agli inquirenti “aver agito senza un reale motivo perché stressato dalla situazione che si era venuta a creare, menzionando tra l’altro, quale fonte di stress, non solo la gestione delle due ragazze ma anche il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza”.
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“Anch’io come Impagnatiello sono un po’ stressato ma non voglio uccidere nessuno”
“Anche io, come Alessandro Impagnatiello, sono un po’ stressato dalla gestione di due rapporti sentimentali che durano da trentacinque anni – esordisce nella missiva pubblicata dal sito di Roberto D’Agostino – ma voglio tranquillizzare tutti e soprattutto le mie due donne, mia moglie Anna e la mia compagna Patricia, non ho intenzione di uccidere nessuno. Questa vicenda non è solo la tragedia che coinvolge due povere famiglie, ma è il dramma di una generazione di ragazzi che non sanno più sopportare niente. È il risultato del vuoto e dell’ipocrisia della società in cui viviamo. Un contesto folle ed assurdo in cui il vero e il falso si sono mischiati al punto da non poterli più distinguere”.
“Ragazzi sempre più smarriti che al primo ostacolo perdono la testa”
“C’è chi sbraita e urla che bisogna urgentemente trovare una soluzione, affinché fatti del genere non accadano più – aggiunge – Ma in che mondo vivono questi? È come dire che non ci devono essere più le guerre e che le persone devono smettere di odiarsi e di ammazzarsi fra di loro! Che caz*o vuole dire? Non è così che si educano e si formano le nuove generazioni! Lo sappiamo benissimo che la vita è una sfida, una lotta cruenta, una guerra quotidiana e che nessuno ti regala mai niente ed è questo che dovremmo comunicare ai ragazzi. A questi ‘poveracci’ sempre più smarriti e disperati che, di fronte al primo problema, al primo ostacolo, si arrendono e perdono la testa”.