Salvatore Aranzulla è diventato papà. Il re dei divulgatori informatici ha annunciato la nascita del suo primo figlio sui social non svelando però né il nome né il sesso del bebè. Il bebè è frutto del suo amore per compagna Sabrina. “Se prima eravamo in due, adesso siamo in tre”, si è limitato a scrivere nella didascalia che accompagna la sua prima foto da papà. Tantissimi i commenti, alcuni dei quali come al solito ironici.
I commenti social: “Ora mi serve subito un tutorial per fare un figlio”
Eccone alcuni: “Mai tutorial fu così tribolato. 9 mesi di gestazione”, “Inserita la USB, scaricato il file e tolta la USB”, “Salvatore…ora spiegaci passo passo come hai fatto”, “Benvenuto nel club dei genitori”, “Auguri sommo maestro”, “I capelli li ha presi tutti dal padre”, “Aspettate…Aranzulla ha un figlio?”, “Il bro ci sa fare con la matematica”, “Dovresti farne altri 10, questo mondo ha bisogno dei tuoi geni. Tanti auguri”, “L’essere umano definitivo”, “Auguri! Ora mi serve subito un tutorial per fare un figlio”.
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Chi è la fidanzata di Salvatore Aranzulla
La fidanzata di Salvatore Aranzulla si chiama Sabrina ed è nata nel 1990. L’esperto di informatica e tecnologia ne parlò per la prima volta l’anno scorso in un’intervista al “Corriere della Sera”. Il loro primo incontro risale al 2018. “Al primo appuntamento ci siamo trovati estremamente antipatici – svelò – Lei lavora in banca, è una concreta: diceva che l’economia digitale è inconsistente, che non capiva come potesse generare valore. A me, capito? Dopo qualche tempo ci siamo risentiti, e chi sa perché ci abbiamo voluto riprovare. Scattò qualcosa. Non ci siamo più lasciati”. “Io senza di lui sarei sregolata e persa – gli fece eco Sabrina – Lui senza di me… Diciamo che sono la sola cosa della sua vita che non rientri in un file Excel”.
Quando diceva: “Se avrò un figlio, non dormirà con me”
Salvatore Aranzulla disse che qualora avesse avuto un figlio, non avrebbe dormito con lui dal momento che una delle cose a cui tiene di più è il sonno. “Assumo melatonina. Dormo male. Basta un pensiero o uno spiraglio di luce e non prendo sonno. Sabrina, la mia compagna, stanotte è entrata a letto con lo smartphone. L’avrei strozzata. A volte mi chiede se può abbracciarmi: amore, le dico, mi abbracci domani, devo dormire. Se avremo un figlio, non dormirà con me. Mi spiace, ma devo dormire. Senta, io oggi ho da programmare quindicimila righe di codice per il sito. Se fai un errore nella terza, le altre dopo sono da buttare. Ci va precisione. Se non dormi non ce l’hai”.
