La notizia della rottura tra Stefania Pezzopane e Simone Coccia Colaiuta ha avuto una grande eco sui giornali e sui siti di informazione. L’ex senatrice e deputata del Pd e l’ex stripper e gieffino hanno deciso di troncare la relazione dopo nove anni. A spiegare il motivo è stata la stessa Pezzopane in un lungo post su Instagram condiviso anche da quello che è ormai il suo ex compagno. Nel corso di questi anni, i due hanno dovuto lottare contro i pregiudizi riguardo alla loro differenza d’età.
“Quando ero candidata sindaca, mi invitarono a lasciarlo per finta”
In un’intervista rilasciata a Maria Corbi per “La Stampa”, Stefania Pezzopane torna sull’argomento aggiungendo ulteriori dettagli. “La scelta di chiudere è stata una conseguenza di tante cose – ha spiegato – Siamo stati scrutati per 9 anni, con quella ipocrisia giudicante dei falsi moralisti, abbiamo subito attacchi personali che poi diventavano politici (…) Ero candidata sindaca a L’Aquila (…) e qualcuno nel Pd locale contrastava la mia corsa e mi invitò a lasciare Simone per finta, giusto il tempo della campagna elettorale (…) Abbiamo avuto anche degli stalker e da uno di questi sono stata minacciata di morte. Poi la pandemia ha cambiato i nostri equilibri, i nostri interessi, le esigenze dei nostri figli. Non siamo più una coppia, ma tra noi c’è un grande affetto”.
“Per tutti questi anni Simone era ancora tacciato per il toy boy”
“La nostra storia è nata 9 anni fa e immediatamente ha scatenato un interesse morboso – ha aggiunto – L’esposizione mediatica è stata un’esigenza per difendermi e difenderci. Subito e l’aggressione è stata feroce verso la mia figura politica e verso Simone, che per tutti questi anni era ancora tacciato per il toy boy. Entrambi già sposati e divorziati, entrambi con figli, ci siamo trovati per curiosità ed amore. Ci siamo amati tantissimo ed abbiamo combattuto in maniera sovrumana per essere liberi di amarci”.
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La stima di Stefania Pezzopane per Giorgia Meloni
Nella medesima intervista, Stefania Pezzopane confessa di stimare Giorgia Meloni: “In Parlamento l’ho vista raramente. Ma ha saputo portare il suo partito dal 4% al quasi 30%, va riconosciuto che è stata astuta e tenace. Quando è stata eletta le ho fatto gli auguri, lo smacco è stato terribile per noi donne della sinistra, femministe che non siamo mai riuscite ad avere né una premier né una Presidente della Repubblica. Forse è lo specchio della crisi della sinistra”.
“Sui social mi scrivono ‘nana, fai schifo, brutta, vacca’”
La giornalista le ha ricordato che anche Giorgia Meloni e Elly Schlein, come lei, sono state attaccate per l’aspetto fisico. “Non è solo maleducazione – ha sottolineato l’ex senatrice – Bisogna ribellarsi, in qualche caso ho denunciato. È un modo feroce per delegittimarci, per umiliarci, toglierci la dignità. Mi scrivono sui social ‘nana, fai schifo, brutta, vacca’. Il repertorio è vario. Non basta la solidarietà, bisogna non ridurre a satira queste cose”.