Mentre il fronte del no all’intervento di Volodymir Zelensky al “Festival di Sanremo” si allarga, la Rai corre ai ripari. Stando a quanto riporta il quotidiano “La Repubblica”, l’azienda avrebbe deciso di visionare il videomessaggio del presidente ucraino prima della messa in onda che dovrebbe avvenire durante la serata finale in programma sabato 11 febbraio, a margine della gara e prima dell’esibizione dei cinque Big che si contenderanno la vittoria finale.
L’ultima parola, in caso di criticità, spetterà all’ad Rai
Qualora qualcosa non andasse nell’intervento registrato di Zelensky, la decisione finale spetterà all’amministratore delegato Carlo Fuortes. Il compito di visionare il videomessaggio della durata di un paio di minuti spetterà al direttore dell’Intrattenimento, Stefano Coletta. A sollevare il caso e a portarlo in Cda facendosi portavoce dei dissensi interni è stato il consigliere Riccardo Laganà. Chi non ci vede nulla di male è Bruno Vespa che ha invitato Zelensky al “Festival di Sanremo” in occasione della sua trasferta a Kiev. Il conduttore lo ha intervistato in esclusiva per “Porta e Porta”.
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Bruno Vespa: “Non capisco francamente tutto questo rumore”
“Non capisco francamente tutto questo rumore – ha dichiarato Vespa – Al Festival hanno partecipato alte personalità della politica internazionale e sono stati trattati tutti i temi sociali. Zelensky è stato ospite al Festival di Cannes e Venezia, oltre che ai Golden Globes, e mi dispiace questo malanimo nei confronti di un uomo che si sta battendo con straordinario coraggio per salvare la libertà del proprio popolo”.
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L’intervento di Zelensky ai Grammy
L’incursione del presidente ucraino al Festival ha spaccato in due la politica e l’opinione pubblica. Lo scorso aprile, Zelensky era intervenuto durante la cerimonia dei Grammy a Las Vegas. “Aiutateci, ma non col silenzio. Riempite il silenzio della morte con la vostra musica”, aveva detto in un videomessaggio.