Cristina D’Avena mette a tacere le polemiche salendo sul palco di piazza del Popolo a Roma, in occasione della festa di Fratelli d’Italia, con una gonna rainbow. Un vero e proprio “colpo di scena” che arriva dopo il post con cui ieri mattina la cantante bolognese aveva giustificato la sua partecipazione alla kermesse organizzata per celebrare i 10 anni del partito di Giorgia Meloni. La notizia della sua presenza aveva profondamente deluso la comunità LGBTQ+ dei cui diritti la regina delle sigle dei cartoon è sempre stata paladina.
“Con le mie canzoni voglio solo portare allegria e spensieratezza”
“Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta – aveva scritto Cristina D’Avena su Facebook cercando di mettere una pezza alla faccenda – Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste dell’Unità. Nei Pride e al Vaticano. E sempre e ovunque con tutto l’impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà”.
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“Lady Oscar è un inno all’amore universale, senza distinzioni”
Ieri sera, prima di salire sul palco, il “colpo di genio”. La cantante ha preso dall’armadio una gonna a fantasia rainbow e si è presentata al cospetto dei seguaci di Giorgia Meloni & company. Quindi ha imbracciato il microfono e ha cantato Lady Oscar, personaggio queer per eccellenza. “E’ un inno all’amore universale, senza distinzioni – ha spiegato – Per questo devo cantarla con voi, per esprimere tutto. Perché l’amore è per tutti”. In questo modo, Cristina D’Avena ha “puffato” tutti. A cominciare dai suoi detrattori.
I commenti social: “Vi ha dato una lezione sul pluralismo”
In tanti si sono riversati su Twitter per esprimere il loro apprezzamento al gesto della cantante: “Avete rotto le pa*le a Cristina D’Avena per giorni e poi lei alla festa di FDI, con gonna , ha parlato di Lady Oscar e amore universale In democrazia si fa così, non si rifugge il confronto, lo si affronta. Vi ha dato una lezione sul pluralismo. Perfetta”, “Avete fatto una polemica accusandola di assecondare idee politiche di un partito. Invece è andata e ha detto quello che dice sempre da 40 anni portando proprio su quel palco i suoi ideali, quelli per cui la si ama da sempre. Beccatevi questa”, “Grandissima! Presentarsi da FDI e cantare Lady Oscar con gonna rainbow non ha prezzo”. C’è però chi ancora la critica: “Parac*la, that’s it”. E chi ne approfitta per lanciare una frecciatina alla premier: “Cristina D’Avena canta ‘Lady Oscar’ alla festa di FDI. La storia di donna che vuole essere un uomo. E si fa strada nella vita politica. Ma non finisce bene. In pratica la biografia di Giorgia Meloni”.
Fiorello: “Io ho cantato per i comunisti e nessuno mi ha detto niente”
A difendere Cristina D’Avena è sceso in campo pure Fiorello. “Ognuno deve essere libero di esprimersi come e dove vuole. Io ho cantato per i comunisti e lei per la Meloni – ha detto a “Viva Rai2!” – Perché non può farlo? Vi racconto una mia esperienza personale, sono andato una volta alla festa dell’Unità e ho fatto cantare i comunisti, ‘Bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao…’, ho cantato, ho cantato e nessuno mi ha detto niente. Se io avessi cantato dall’altra parte, sarebbe successo come in questo caso. Ognuno deve essere libero di esprimersi come e dove vuole. Io ho cantato per i comunisti e lei per la Meloni”.