Fedez torna a parlare del suo tumore al pancreas. Il rapper di Rozzano è intervenuto a “Il Tempo della Salute”, evento di “Corriere Salute”. Al suo fianco il professor Massimo Falconi, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia del Pancreas e dei Trapianti dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano dove il cantante è stato operato lo scorso marzo.
Perchè ha parlato della malattia sui social
“Ho deciso di parlare sui social della mia malattia in parte perché sentivo la necessità di condividere quello che mi stava accadendo, in parte anche per aiutare chi sta vivendo o dovrà vivere la mia stessa esperienza – ha spiegato Fedez – Quando ho avuto la diagnosi ho cercato su internet e ho trovato poche informazioni. Il tumore neuroendocrino del pancreas è molto raro ed era quello di Steve Jobs, notizia non rassicurante. Non avevo altri riferimenti. E poi c’è Gianluca Vialli, con il quale sono riuscito a parlare il giorno dopo e mi ha aiutato, mi ha dato sollievo. Ero consapevole che avrei ricevuto anche critiche, come quelle, puntualmente arrivate, sul mio affrontare esami e cure da ‘privilegiato’, ma volevo aiutare gli altri. Mi hanno persino chiamato ‘narcisista patologico’. Ma ho ottenuto anche tanto affetto e sono tuttora convinto e contento della mia scelta”.
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“Ho scoperto il tumore per caso”
“Per me il cancro non era tabù, purtroppo abbiamo avuto diversi casi in famiglia e ho perso alcuni parenti – ha raccontato – Nei primi terribili giorni e per tutto il periodo successivo, l’aiuto più grande è arrivato dalla mia famiglia e dagli amici. L’appoggio che può arrivare se parli è uno dei motivi per cui non bisogna nascondersi. La vicinanza di chi ti vuol bene è un grande aiuto per non scoraggiarsi”. Fedez ha scoperto il tumore per caso: “L’ho scoperto per caso tramite un esame di controllo, sono ipocondriaco e faccio dei check up, tra i quali una Tac ai polmoni per un pregresso problema respiratorio che ha evidenziato qualcosa che non andava. Da lì è partito l’iter di controlli: questo è stato il mio vero grande privilegio”.
“Riesco a fare le stesse cose di prima”
Dopo l’operazione, il rapper non ha dovuto fare chemioterapia. “Ma l’operazione è stata importante — ha confidato — con l’asportazione di duodeno, cistifellea, testa del pancreas e un pezzo di intestino. Devo assumere farmaci ogni giorno, stare attento all’alimentazione, ho spesso problemi di digestione e fitte allo stomaco, che spero passino col tempo. Ma sto bene, riesco a fare le stesse cose di prima, la mia vita non è cambiata poi molto”. Il professor Falconi ha sottolineato l’importanza di affidarsi a mani esperte in casi come questi. Fedez, invece, ha evidenziato l’importanza di essere correttamente informati sull’argomento: “Meglio parlare 10 minuti in più con il medico che cercare su Google, come ho fatto io una notte intera autoflagellandomi. Su internet si può trovare di tutto, molto meglio confrontarsi con il proprio team di specialisti”.
“Perchè dovrei essere una persona migliore dopo il cancro?”
Nei giorni scorsi, Fedez ha trattato un altro aspetto della malattia durante una puntata del suo podcast “Muschio Selvaggio”. Chi l’ha detto che esperienze come il cancro rendano le persone migliori? “Molto spesso c’è il danno delle mete prestabilite, ovvero se ti accade qualcosa devi arrivare ad un determinato punto. Non è così – ha detto – Facendo un esempio personale, quando mi sono ammalato di cancro, la narrazione che nella mia testa doveva esserci era: ho avuto il cancro e di conseguenza questa esperienza mi migliorerà come essere umano. Ma chi c***o lo ha detto? Ti dicono che quando ti ammali scopri il vero senso della vita, ma col c***o, la mia vita è peggiorata, sono diventato depresso e sono diventato un essere umano peggiore io, dopo il cancro. Ed è questa la figata del mio cancro. Perché dovrei essere una persona migliore?”.