Una storia iniziata online ma finita tragicamente nel mondo reale. E’ quella che ha per protagonista Daniele, un ragazzo di 24 anni che lo scorso settembre si è tolto la vita. A trovarlo cadavere sono stati i genitori che ieri sera sono intervenuti a “Le Iene”.
La vita parallela di Daniele
Dopo la tragica scomparsa del figlio, iniziando a cercare qualche indizio nel suo telefono, Roberto scopre che aveva una vita parallela di cui né lui né la moglie erano a conoscenza. Il padre di Daniele scopre un fitto scambio di mail con una certa Claudia alla quale il figlio aveva confessato di soffrire di depressione.
“Innamorato perso di una certa Irene”
Dalle chat rinvenute, si scopre anche che Daniele era innamorato perso di una certa Irene Martini che dalle immagini si presentava come una ragazza molto avvenente. Il 24enne chattava anche con Braim, fratello di Irene. Dietro Claudia, Irene e Braim si nascondeva un’unica persona.
In realtà, chattava con un 64enne
Dopo la denuncia ai carabinieri partono le indagini ed emerge una realtà inquietante fatta di migliaia di messaggini mandati a tutte le ore del giorno e della notte scambiati tra Daniele innamorato di una ragazza inesistente e un uomo di 64 anni che faceva finta di essere quella bellissima ragazza. Una relazione sentimentale e affettiva andata avanti virtualmente per più di un anno.
I primi sospetti del 24enne
Daniele è totalmente preso, non pensa ad altro finché un giorno, girando su Instagram, scopre che le foto di Irene in realtà sono di una modella di Roma. La finta Irene contrattacca per confonderlo e minaccia di bloccarlo.
Il passo indietro di Daniele
“Fa un passo indietro perché teme di perderla – è la ricostruzione fornita dalla Iena Matteo Viviani – e gli viene anche il dubbio che abbia ragione. Cade nuovamente nella rete di Irene e la situazione si ribalta. Da quel giorno al suicidio di Daniele passano cinque mesi in cui Irene riesce a tenerlo legato a sé mixando parole dolci, aggressività e gelosia. Daniele arriva persino a sentirsi in colpa”.
Il parere della psicanalista
“Una dinamica perversa – commenta la psicanalista Giuliana Barberi – tipica delle donne che sono state maltrattate, sentono dire per tanto tempo delle cose molto brutte ma ‘almeno vuol dire che gli interesso’. Non riescono a staccarsi. Irene? Mi sembra che ciò che prevale sia la perversione. E’ una specie di tortura psicologica”.
I pensieri suicidari di Daniele
“Daniele manifesta apertamente a Irene dei pensieri suicidari – spiega Viviani – ma a lei sembra non fregare nulla e continua per la sua strada (…) La finta Irene si difende dicendo di avergli detto una volta ‘non ucciderti, la vita preziosa’. E questa è una delle motivazioni per cui è stata chiesta l’archiviazione del tutto”.
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Il 64enne lancia addosso alla Iena la madre in carrozzina
Dopo un anno di questo supplizio, Daniele decide di uscire di scena nel peggiore dei modi. La Iena intercetta in strada l’uomo di 64 anni che reagisce in malo modo arrivando a lanciargli addosso la madre in carrozzina. “Se aveva dei problemi di testa non è colpa mia”, si limita a dire.
La lettera di addio di Daniele
Il servizio si conclude con la straziante lettera d’addio scritta da Daniele alla sua famiglia: “Ciao fratellino, io soffrivo molto ed è per questo che ho fatto quello che ho fatto. Sappi che ti guarderò crescere ogni giorno della tua vita. Non fare i miei stessi errori, io ho sbagliato tutto. Non ho mai avuto un amico, mai una ragazza…sono stato solo tutta la vita. Tu devi avere tanti amici, tante ragazze e trattarle sempre con rispetto anche se non le ami. Ti amo tanto e con tutto il cuore. Ciao pà, ciao mà…mi dispiace…anche se non l’ho mai detto vi voglio un mare di bene”.