Liliana Segre, 92 anni, sopravvissuta all’Olocausto e testimone attiva della Shoah italiana, è stata ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. “L’antifascismo ci appartiene ancora? “, ha chiesto il conduttore. La senatrice a vita ha replicato raccontando una vicenda familiare: “Mio papà aveva un unico fratello che era un fascista della prima ora. Era convintissimo tanto che apparteneva al gruppo Crespi e c’era un continuo scambio di idee mio papà fortemente antifascista e il suo amatissimo fratello. La differenza era enorme. Mio zio si era sposato in camicia nera, e dopo anni di conflitto fraterno – a volte affettuoso, a volte seccato – nel 1938 mio zio tagliò dalle fotografie del matrimonio la sua figura”.
“Voglio sperare che ci sia ancora l’antifascismo”
“Dopo aver perso tutta la sua famiglia per le leggi razziali – ha aggiunto – mio zio si è trovato a vivere a lungo con il rimorso spaventoso di avere aderito con il suo entusiasmo giovanile al fascismo che gli aveva ucciso ad Auschwitz per la colpa di essere nati il padre, la madre e l’unico fratello. Ogni notte nei suoi incubi cercava di tirar giù suo padre dal treno della deportazione”. Io voglio sperare che ci sia ancora l’antifascismo”, ha detto rispondendo alla domanda del conduttore.
“Per fare la pace con tutta la morte che c’era in me ci sono voluti tanti anni”
“Se ho fatto pace con me stessa? Credo che nel momento in cui allattavo il mio primo figlio, che si chiama Alberto come mio padre, da quel latte è uscita la parte più tragica della mia persona – ha confessato Liliana Segre – Ecco…la nascita dei miei figli e dei miei nipoti è vita. Per fare la pace con tutta la morte che c’era in me ci sono voluti tanti anni ma sicuramente io sono una donna di pace e in pace”.
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“Mi piacciono i Maneskin, sono ragazzi in gamba”
“In un tempo fatto di presente continuo è difficile rinnovare il valore della memoria – ammette – Nel giro di pochi anni la Shoah sarà una riga di storia e poi non ci sarà più neanche quella”. Liliana Segre confida nei giovani che segue che con molto interesse nonostante non usi i social. “Ho guardato anche i Maneskin – ha rivelato – Sto molto attenta io a queste cose, mi interessano. I Maneskin, tra l’altro, sono ragazzi in gamba. Mi piace la loro musica. Non ho capito bene quel ‘Zitti e buoni’…il titolo. Mi interessa, voglio approfondire. Non ho studiato il testo, a forza di guardare loro perdo di vista le parole”.
“Chiara Ferragni è stata una nipote affettuosa”
“A me interessano i Maneskin e mi interessa Chiara Ferragni che c’ha 27 milioni di follower (le due si sono incontrare nei mesi scorsi, ndr.) – ha proseguito – Abituata a un successo continuo da tempo, Chiara Ferragni è stata molto graziosa con me e ti dico un aggettivo che non si usa più…umile! E’ stata a sentire. Io ho nipoti solo maschi, ma lei è stata una nipote affettuosa”.
“Mattarella mi tratta come una vecchia amica”
Infine, Liliana Segre ha detto la sua su Sergio Mattarella che nel 2018 l’ha nominata senatrice a vita della Repubblica Italiana: “Lo apprezzo perché è quello che è ma anche perché nei miei confronti ha un atteggiamento fraterno e questo mi ha sempre fatto molto piacere. Ha piacere che io stia con la figlia, con i nipoti, come una vecchia amica”.