Nove mesi fa, Benedetta D’Anna (in arte Benny Green) è balzata agli onori della cronaca per essere stata licenziata dall’istituto di credito per il quale lavorava da quasi 20 anni per aver arrotondato su OnlyFans e per aver debuttato nel mondo dell’hard con il film dal titolo “La bancaria (di Siracusa)” ispirato alla sua storia.
“Ho scelto di vivere a colori e i miei figli sanno tutto”
La donna svolgeva queste attività al di fuori degli orari di lavoro ma, nonostante ciò, le sono costate il licenziamento. Adesso la 40enne di origine piemontese vive a Roma. Sono 23 le pellicole a luci rosse girate sino ad oggi. “Quattro solo con Rocco Siffredi – dichiara in un’intervista a “Ora Magazine – Ho scelto di vivere a colori e i miei figli sanno tutto”.
“Oggi sono felice, faccio il lavoro che ho sempre desiderato”
“Oggi posso dire di essere finalmente felice perché faccio il lavoro che ho sempre desiderato – spiega l’ex bancaria – Rocco? È serio, professionale e simpatico. Una persona fantastica e un vero professionista”. “Ai miei figli ho sempre raccontato tutto – confessa – Sotto consiglio dei dirigenti scolastici sono stata invitata a essere limpida e chiara sin dal principio. Ho spiegato loro che la mamma fa l’attrice, è sempre sul set ed è impegnata a recitare e rappresentare un rapporto intimo che c’è tra un uomo e una donna”.
“Le discriminazioni le subisco dalle donne, non dagli uomini”
Benedetta D’Anna ammette che, a scuola, i suoi figli hanno vissuto situazioni spiacevoli: “Alcuni bambini hanno riportato parole poco carine nei miei confronti, sentite a casa dai propri genitori. Sono cose che purtroppo capitano, ma loro sono maturi e sanno rispondere a dovere. I papà sono molto tranquilli, le discriminazioni purtroppo le ho subite dalle mamme che usavano frasi poco carine esclusivamente per ferire i miei figli”.
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“Non bisogna avere paura dei pregiudizi”
Infine, l’attrice a luci rosse dà un consiglio alle donne che volessero intraprendere la sua carriera: “Non bisogna avere paura dei pregiudizi. Chi fa questo lavoro deve amarsi e viversi senza vergogna. Siamo donne e questo è un lavoro. Meritiamo lo stesso rispetto degli uomini”.