Che fine ha fatto Alessandra Di Sanzo? L’attrice è nota per aver interpretato Mery in “Mery per sempre”, film cult del 1989 diretto da Marco Risi e tratto dall’omonimo romanzo di Aurelio Grimaldi. Nella pellicola ambientata in un carcere minorile palermitano, Alessandra – che all’epoca si chiamava ancora Alessandro all’anagrafe – vestiva i panni di Mario Libassi, un travestito che si fa chiamare Mery che si prostituisce di notte e che un giorno viene arrestato per aver ferito un cliente. Lo scorso maggio, Alessandra Di Sanzo ha ripercorso quell’esperienza durante un’ospitata a “Oggi è un altro giorno”: “Io ho avuto la fortuna di lavorare con Marco Risi che è un genio. Sono stata più discriminata nell’ambiente lavorativo che dalle persone. Parlo di me al passato. Sono stato un bambino felice. Ho avuto un’infanzia meravigliosa”.
Il provino per “Mery per sempre”
“Come sono stata scelta? Facevo il parrucchiere, ero un ragazzo – ha ricordato – Mi chiesero se volessi fare questo provino. Andai a questo appuntamento, c’erano Marco Risi e Michele Placido. Marco Risi fingeva di essere l’aiuto regista e diceva che il regista non c’era. Forse per non creare imbarazzo. Pensavano fossi una ragazza”. “In tutti questi anni ho fatto del teatro – ha raccontato – Poi nel 2000 mi ero un po’ stancata di stare a casa ad aspettare che qualcuno mi chiamasse per poter lavorare. Mi sono trasferita a Bologna, ho iniziato a lavorare con mio fratello che aveva una casa editrice”.
Il calvario degli ultimi due anni
Alessandra Di Sanzo ha parlato del suo rapporto con la fede e dei problemi di salute avuti in questi ultimi 2 anni: “Quando ero bambino servivo la Messa, mi piaceva andare in chiesa, adoravo le festività di Pasqua perché mi piaceva la Via Crucis. Io ho avuto un’esperienza un po’ traumatica, però adesso sono qui. Mi toccavo dietro i capelli e mi sentivo una ghiandola. Mi fecero un’ecografia al collo, avevo dei nodulini molto piccoli”.
“Qualcuno Lassù mi vuole proprio bene”
“Dall’agoaspirato è venuto un dubbio – ha proseguito – Ho incontrato un’endocrinologa-oncologa dell’ospedale Maggiore di Bologna che mi ha consigliato di togliere la tiroide. Una volta tolta, dietro c’era il ‘mostro’ che stava lì. E’ bastato toglierla e ho risolto. Quindi bisogna affidarsi ai medici e farsi dei controlli in più. Qualcuno Lassù mi vuole proprio bene”.
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Ma non è finita qui. Perché successivamente l’attrice ha avuto anche un infarto: “Da un mese avevo un gran mal di stomaco, pensavo ad una gastrite. Sentivo un dolore che si irradiava nel torace. Sono arrivata in ospedale, mi hanno messo uno stent. I medici mi hanno detto: ‘Lei ha un tumore nel cuore’. Per fortuna era benigno. Mi hanno scoperto anche qualcosa nel polmone e un aneurisma cerebrale”.