Il flirt tra Paola Di Benedetto e Rkomi è durato meno di un gatto in tangenziale. Lo scorso giugno, dopo settimane di rumors su una loro presunta liaison, i paparazzi di “Chi” avevano sorpreso la speaker di Rtl 102.5 e di Radio Zeta e il neo giudice di “X Factor” mentre si scambiavano effusioni in strada, a Milano. I due avevano anche posato su Instagram insieme ai Ferragnez. Pochi giorni dopo, la doccia gelata. “È durato l’éspace d’un main il flirt tra Rkomi (il cantante che non vuole essere ricordato per quello che canta a torso nudo) e Paola Di Benedetto – aveva fatto sapere “Dagospia” – Sulla ragazza avrebbe messo gli occhi Blanco, anche se fidanzato da poco dopo aver lasciato la fidanzata storica. Sono brividi…”.
“Il gossip fa capire se certe relazioni sono importanti o meno”
Nelle scorse ore, Renato Franco del “Corriere della Sera” ha chiesto a Rhomi di commentare il rumor sulla sua ex fidanzata e sul collega. “Di Blanco e Paola non so nulla – ha dichiarato – il gossip non mi scoccia più di tanto, semmai ti fa capire se certe relazioni sono importanti o meno, ti fa riflettere se ne vale la pena o meno essere fotografato con una donna oppure no”. Immediata la reazione di Paola Di Benedetto. “Oggi terrò a me caro un vecchio detto che recita: là dove parla l’ignoranza, l’intelligenza sorride in silenzio”, ha scritto tra le Instagram Stories.
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“A 18 anni ero uno sbandato, pensavo che la vita ce l’avesse con me”
Nell’intervista rilasciata al “Corsera”, Rkomi ha raccontato la sua non facile adolescenza: “Io a 18 anni ero uno sbandato, guardavo il mondo con gli occhi sbagliati, ho sempre pensato che la vita ce l’avesse con me per via delle poche possibilità economiche che avevamo, ero arrabbiato, vedevo quel colore nero ovunque. A 18 anni ho lasciato la scuola senza diplomarmi e sono andato subito a lavorare. I ricordi di quelle giornate sono comunque bellissimi, la fatica non pesava. E poi non ero solo a credere in questo sogno astratto della musica, ero in compagnia di giovani scappatelli come me, ero con Tedua – siamo anche stati coinquilini – e Sfera. Il mio dispiacere è non essere tanto erudito, tendo a essere un credulone, ma almeno in una cosa sono stato intelligente: ero consapevole che bisognasse lavorare per sentirsi liberi di dire, mamma voglio fare musica. Perché è importante sognare ma essere anche realisti; dovevo lavorare e pagarmi l’affitto per poter cantare; tre anni dopo ce l’abbiamo fatta tutti e tre”.
“Ho sperperato un po’ di soldi ma ora sto attento a come amministrarli”
“I primi anni di successo li ho vissuti anche in modo stupido, forse era giusto così, ma un po’ di soldi li ho sperperati: vestiti, viaggi e divertimenti, caz*ate – racconta – Ora ho comprato una casa, ho la mia macchina, sto attento a come amministrare i soldi, anche in questo caso c’è mia mamma che mi rimette a posto. Mio padre? Lui non era pronto ad avere un figlio, non sono nemmeno arrabbiato con lui perché non è mai stato una presenza nella mia vita, non l’ho mai conosciuto, so solo che abita a Milano. A 18 anni mi era venuto il pallino di incontrarlo ma poi non mi sono spinto davvero fino a quel punto”.
“A Sanremo volevo arrivare ultimo, mi ha fregato Tananai”
All’ultimo “Festival di Sanremo” si è classificato al 17° posto. “In realtà volevo arrivare ultimo come Vasco, mi ha fregato Tananai”, ironizza.