Luca Barbarossa, 61 anni, si racconta in una lunga intervista al “Corriere della Sera”. Il cantautore romano, che nel 1992 vinse il “Festival di Sanremo” con “Portami a ballare”, giura di non aver imparato a suonare per rimorchiare, però ammette che la chitarra è una straordinaria arma di seduzione.
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“Non sono mai stato un latin lover, ero un adolescente ribelle”
“Vedi uno che canta e suona, gli vanno dietro le ragazze e dici: io nella vita voglio fare quello – dice – Con il mio amico Mario ci esibivamo a piazza Navona o anche a Barcellona quando abbiamo fatto il giro d’Europa: eravamo giovani, carini, simpatici. Non stavamo per strada perché ce la passavamo male o eravamo disperati. Per noi era una lunga vacanza e con quel mestiere ci campavamo, facevamo soldi per proseguire il viaggio. Ma non sono mai stato un latin lover, gli anni Settanta erano così: ci si incontrava, ci si annusava e se ci si piaceva si faceva un tratto di strada insieme”. Durante l’adolescenza, si scopre, era “difficilotto, un ribelle che scappava da casa e non tornava per settimane, mesi”. “Sparivo, me ne andavo in Inghilterra, in America”, confessa.
La crisi e l’angoscia di rimanere senza soldi
Dopo il primo successo con “Roma spogliata” nel 1981, arrivò la crisi. “Per azzeccare una seconda canzone, ‘Via Margutta’, passarono 5 anni – ricorda – Nel frattempo, con la mia chitarra e un sacco a pelo, ero entrato in questa casa e dovevo pagare l’affitto: 365 mila lire al mese. All’inizio tutto ok. Poi ho cominciato ad avere problemi con la mia casa discografica, la Fonit Cetra, il mio primo album non era andato bene, non avevo continuità…Sono stati anni difficili, mi sono rimesso a suonare nei locali, avevo quel briciolo di nome che mi permetteva di non fare piano bar. Non arrivavo a fine mese. Per farmi abbassare l’affitto ho ridato indietro una stanza alla proprietaria dell’appartamento. L’angoscia di rimanere senza soldi l’ho sempre avuta, forse come tutti quelli che sono andati presto via di casa. Quest’ansia mi ha spinto a cercare una strada per venirne fuori. La svolta arrivò con ‘L’amore rubato’”.
Il cantautore è padre di tre figli
Da qualche anno, Luca Barbarossa è anche conduttore radiofonico e si è reinventato con Radio2 Social Club. Il cantautore è sposato dal 1999 con Ingrid da cui ha avuto tre figli. “Avere un papà che sta in radio o in tv per i miei ragazzi deve essere una bella rottura – ipotizza – È un mio cruccio. A casa cerco di non parlare di me e di dare più importanza a loro. Assecondo le passioni ma senza viziarli. Valerio, il maggiore, ama il surf, così invece di frequentare l’università a Roma l’ha fatta in Portogallo, davanti all’oceano. A Flavio piace suonare, è bravissimo. Studia musica, non è come me che sono autodidatta. Margot ha 12 anni e tanti interessi. Sono bravi, seri, hanno voglia di fare e non appartengono alla generazione degli Sdraiati di Michele Serra”.