Parte dal 12.2% di share “L’Ora – Inchiostro contro piombo”, la serie in cinque puntate che racconta de “L’Ora”, il giornale fondato a inizio Novecento dalla famiglia Florio, e che prende spunto da eventi realmente accaduti tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60 focalizzandosi su un periodo cruciale per la lotta alla mafia. “L’Ora” è stata una palestra di menti vivaci e giornalisti coraggiosi, tutti giovani ed impazienti di cambiare il destino loro e dell’intero Paese, a qualunque costo. Anche della loro stessa vita.
Ieri sera su Canale 5, per la puntata d’esordio, c’erano solo 1.900.000 spettatori. Oltre che dal film “Torno Indietro e Cambio Vita” che ha registrato il 16.8% di share, “L’Ora – Inchiostro contro piombo” è stato battuto anche da “Chi l’ha Visto?” (12.7%). Nel cast della serie ci sono Claudio Santamaria, Maurizio Lombardi, Daniela Marra, Francesco Colella, Bruno Di Chiara, Marcello Mazzarella, Silvia D’Amico. “L’Ora – Inchiostro contro Piombo” è stato girato tra Roma e Palermo.
La trama
Antonio Nicastro (Claudio Santamaria) arriva da Roma insieme alla moglie Anna (Silvia D’Amico) per dirigere L’Ora di Palermo, giornale del Partito Comunista in crisi di vendite, dove i collaboratori affrontano la loro quotidianità con una certa inerzia e con il timore del licenziamento.
Al fianco di Nicastro, nella riorganizzazione del giornale, c’è il fidato Marcello Grisanti (Maurizio Lombardi), cronista ed ex partigiano. Nicastro comprende subito che le notizie di cui i lettori hanno bisogno sono ben altro rispetto alle lunghe e retoriche veline del Partito e, quando da Corleone arriva l’aspirante cronista Domenico Sciamma (Giovanni Alfieri), ne ha la conferma.
Il ragazzo racconta di un sindacalista scomparso: il quotidiano avrà la volontà di andare a fondo alla notizia? La redazione presto si dimezza e i fedelissimi del partito abbandonano il campo per lasciare spazio ai colleghi più coraggiosi e motivati: il capo redattore cattolico e poeta Giulio Rampulla (Francesco Colella); il cronista di nera e sciupafemmine Salvo Licata (Bruno Di Chiara); la determinata Enza Cusumano (Daniela Marra); Nic Ruscica (Giampiero De Concilio), il fotografo appena sedicenne e, infine, Domenico Sciamma (Giovanni Alfieri), il paesanuzzo pieno di passione e idealismo.
I giornalisti si buttano a capofitto in un’inchiesta per connettere fatti e misfatti accaduti tra Palermo e Corleone, i cui responsabili sono legati al dottor Michele Navarra (Fabrizio Ferracane), medico chirurgo e padrino molto influente. Alle spalle del vecchio boss scalpita però una nuova mafia ancora più avida e spietata, rappresentata da Luciano Liggio (Lino Musella), lo scagnozzo di Navarra che ora sta lavorando alla “successione”.
Le anticipazioni della seconda puntata (Mercoledì 15 giugno)
“L’Ora” è ormai rivoluzionata da Antonio Nicastro che firma un editoriale sulla morte del principe. Anna cerca di convincere ancora una volta Antonio ad assumerla al giornale. Il Direttore però, temendo che fare la giornalista a Palermo possa mettere in pericolo la moglie, chiede a Donati di impiegarla all’archivio del partito.
Intanto Nicastro e i suoi giornalisti si recano ad una manifestazione contro il latifondo a Corleone organizzata da Vito Monteleone, l’erede di Perrotta, il sindacalista scomparso. L’intervento violento dei carabinieri che feriscono un bracciante, costringe i giornalisti alla fuga.
Anche Monteleone, braccato dalle forze dell’ordine, e la giovane Olivia, presa di mira da Liggio, si rifugiano al giornale. Nonostante l’intervento della giovane e capace avvocatessa Muscarà, Monteleone, per salvare la redazione dall’irruzione dei carabinieri si consegna spontaneamente.