Oggi Vittorio Cecchi Gori compie 80 anni. Una vita rocambolesca quella del celebre e potente produttore cinematografico che, in un’intervista al “Corriere della Sera”, elenca uno per uno i suoi “incontri memorabili”. A cominciare da quello con Donald Trump. “Avevo comprato casa da lui a New York – ricorda – attico e superattico su Central Park, come stare sospesi in mongolfiera, poi l’ho persa nei casini miei. Abbiamo fatto amicizia, era debordante, ma era un uomo semplice, capiva tutto al volo”.
Gabriel García Márquez, Jack Nicholson e Meryl Streep
E poi ci fu anche Gabriel García Márquez. “Eravamo amici – rivela – gli portai a Città del Messico Tornatore che voleva fare il film da Cent’anni di solitudine, ma i due non si presero. Poi, lui mi fece invitare da Fidel Castro a fare lezioni di cinema a L’Avana. Gabriel era simpaticissimo. I grandi hanno anche una semplicità quotidiana che li rende magnifici”. “In America ho avuto una grande amicizia con Jack Nicholson – confida – ‘Man Trouble’ doveva farlo con Meryl Streep. Lei venne a trovarmi, molto impaurita, per dirmi che era incinta. Io stappai lo champagne per festeggiarla. Meryl lo raccontò a tutti facendomi diventare noto e simpatico a tutta Los Angeles”.
“Bill Gates venne a prendermi con la moglie in giardinetta”
Alla Sun Valley Conference, invece, conobbe Bill Gates. “Venne a prendermi con la moglie in giardinetta (..) Lavoravo a una piattaforma europea di contenuti a pagamento, molto prima che arrivassero Netflix e simili. Non essendo all’altezza come vedute tecniche, mi preoccupavo che gli schermi su cui si vedesse fossero grandi come quelli dei televisori. Con me e i Gates c’era il capo della Warner. Io dicevo: non ci credo che uno vede un film nel telefonino. Bill Gates era più avanti. Io, poi, sono stato messo fuori gioco per via giudiziaria”.
I guai giudiziari: “Mi hanno portato via tutto”
“Col passare del tempo, le cose si sono precisate – dice a proposito dei suoi guai con la giustizia – Avevo Tmc, stavo creando il terzo polo tv, avevo una quota di quella che sarebbe diventata Sky, una library di film sterminata e una squadra di calcio, per cui avevo capito l’importanza dei diritti tv di cinema e calcio. Successe, invece, una lotta con la tv generalista. Mi hanno portato via tutto, per un errore minimo rispetto alla vastità di ciò che amministravo. Ma tante vicende sono aperte e qualcosa conto di recuperare. La cocaina trovata in casa? Non pensavo che sarei rimasto nella storia per la battuta sulla zafferano“.
I problemi di salute: “Il cuore ha fatto i capricci”
Lo scorso gennaio, mentre scontava ai domiciliari un cumulo di pena definitivo di otto anni e cinque mesi per il crac della Safin cinematografica e della Fiorentina, Vittorio Cecchi Gori è finito in ospedale. La pena è stata poi sospesa per motivi di salute. “Il cuore ha fatto i capricci – spiega – Ora ho il fiato corto, posso fare tutto, ma da seduto. Purtroppo, qualche agevolazione l’ho avuta, ma era meglio non averla, perché dipende dalle mie condizioni di salute. Avevo un ruolo in 48 società, qualcosa mi è sfuggito, ma non mi sono accorto di aver fatto niente di male, quel che è successo non lo so dire tuttora. Spero solo che il presidente Sergio Mattarella, così equanime e sereno, mi conceda l’onore della grazia (…) Devo solo stare bene, riprendere a muovermi. Un bel film vorrei ancora farlo. Io con la testa produco sempre. Tutto quello che vedo, nella mia testa, diventa un film. Oggi, mi sono svegliato pensando a Carlo Verdone, vorrei fare il remake di ‘Io e mia sorella’”.
“Avrei voluto sposare Ornella Muti ma ci lasciammo”
La sua vita sentimentale è stata turbolenta ma Vittorio Cecchi Gori rifugge l’etichetta di playboy. “Playboy è chi nella vita fa solo quello. Io lavoravo – sentenzia – E lavorando conoscevo attrici. Maria Grazia è stato il mio grande amore, finì perché eravamo giovani, ma siamo ancora amici. A Natale 2017, fu lei a portarmi in ospedale con l’infarto. Ornella Muti mi piaceva tanto. Mamma disse: ho capito che vuoi sposare un’attrice, sposa lei, è simpatica, è bellina. Ma ci lasciammo, fu una delusione: avrei voluto che finisse in un’altra maniera”.
Il matrimonio con Rita Rusic
Il produttore cinematografico racconta un aneddoto relativo al giorno delle sue nozze con Rita Rusic: “Avevo per testimoni Verdone e Enrico Montesano. Mentre il prete celebrava, li vidi impettiti nei vestiti blu e mi venne in mente di fargli fare un film intitolato I due carabinieri. Glielo dissi, lì, mentre mi sposavo. Fu un successo”. Candida Morvillo ricorda che con la sua ex moglie “finì tra risse e tentativi di strangolamento reciproci. “Quando le persone sono note il gossip è inevitabile e mi dispiace. Io non porto rancore a nessuno, io e Rita abbiamo un buon rapporto – confessa – Abbiamo due figli straordinari, Mario si è laureato in Economia in America, Vittoria ha negozi a Miami. Il matrimonio è durato 20 anni”.
“Ormai sono solo, ho qualche amica”
Con Valeria Marini “fu una bella storia, un po’ faticosa. Veniva a dormire alle sei del mattino perché aveva fatto una serata dall’altra parte dell’emisfero”. Oggi Vittorio Cecchi Gori è single: “Sono solo, ormai. Ho qualche amica. A 80 anni, ho più bisogno di amicizia: non è che mi metto a fare l’imitazione di me stesso”.