Valeria Graci, 41 anni, ex componente del duo comico Katia e Valeria, è protagonista del podcast “One more time” di Luca Casadei. L’attrice, comica e conduttrice milanese ripercorre gli esordi e parla dell’incontro con Katia Follesa. Il loro sodalizio artistico è durato un decennio.
“I nostri rapporti sono cambiati e anche tanto”
“Nel 2001 ho conosciuto Katia che per 10 anni è stata la mia partner in crime – racconta – Il martedì sera Katia veniva a vedere il laboratorio Scaldasole da spettatrice, da fan. Mi diceva sempre che ero bravissima. Alla fine ci siamo dette: ‘Ma perché non facciamo qualcosa insieme?’. Decidiamo di parodizzare le pubblicità. Iniziammo con Bocca sana, Tantum Verde, lo spot degli assorbenti. La gente impazzisce. Mi vedevano da sola e poi con Katia. Insieme eravamo una bomba. Eravamo l’una la spalla dell’altra. Abbiamo creato un sacco di scenette, le scrivevamo noi. La svolta per noi è arrivata a Mtv Comedy lab e in contemporanea con Colorado Cafè. E da lì la terza opportunità importante con Zelig Off. Inizia poi il viaggio con Zelig che è durato tantissimi anni. I personaggi che hanno avuto più successo sono state le corteggiatrici e le Miss Italia. Ho un ricordo speciale dei nostri 10 anni insieme. Sono orgogliosa delle cose pazzesche fatte insieme. Abbiamo vissuto 10 anni intensamente, gioie e dolori, amori e tradimenti, amicizie, porte in faccia, glorie. Ancora oggi, nonostante i nostri rapporti siano cambiati e anche tanto, se chiudo gli occhi o ci mandiamo un messaggio ridiamo come matte”.
“Mi ha fatto male vederla sul palco con altri”
Valeria Graci parla per la prima volta della loro rottura. “A un certo punto però nella vita accadono delle cose e subentrano delle interferenze – spiega – Si ha voglia di fare scelte diverse e la non gestione di un capitale importante come quello che eravamo noi due ha fatto sì che delle cose accadessero e si rompessero. Quindi purtroppo o per fortuna abbiamo proseguito singolarmente. Però io non ho mai sostituito Katia con nessun altro. Questo lo dico con un po’ di amarezza perché quando mi è capitato di vederla sul palco con qualcun altro mi è dispiaciuto, mi ha fatto male. E’ un po’ come l’amore. Quando vivi per tanto tempo una cosa così in simbiosi, poi vederla con un’altra persona sul palco fare cose che magari avevi fatto anche tu un po’ male ti fa”.
“Alcune cose avrebbero dovuto essere gestite diversamente”
“Abbiamo preso altre strade, a me un po’ più di dolore e rallentamento, però sono anche scelte lavorative – aggiunge – Mi dispiace che a volte ci si dimentichi dell’amore e del bene che c’è stato. Lei per me non è stata soltanto una collega, ma anche un’amica. A volte uno dice: ‘Come mai è sparito tutto?’. Non ci ricordiamo di quello che abbiamo vissuto. Complice anche il fatto che io mi sia trasferita in un’altra città e abbia deciso di avere un bambino, ci siamo un po’ allontanate. Sono sicura che se avessimo avuto un manager capace di tenere le fila della situazione non avrebbe permesso che accadessero certe cose. Di questo sono fermamente convinta. Alcune cose avrebbero dovuto essere gestite in maniera diversa. Invece io, per paura, perché sono fatta così, perché ho sbagliato, alcune cose le ho lasciate correre. Ero incinta e non avevo voglia di arrabbiarmi, di prendere in mano la situazione. Questa cosa ha fatto sì che si sgretolasse qualcosa”.
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“Quando ci siamo chiarite, era troppo tardi”
“In un momento un po’ delicato, avrei voluto che lei ci fosse un po’ di più e lei non c’è stata – confessa – Questa è la verità. Abbiamo poi avuto modo di parlarne, però quando il tempo era passato. C’è stato un bel po’ di tempo in cui non ci siamo né viste né sentite. Poi lei mi ha cercata e ci siamo chiarite. Però a quel punto era tardi, quell’attimo non c’era più. Io sono capace di perdonare e ho perdonato, però non dimentico. Se oggi ci fosse la possibilità di tornare a fare qualcosa insieme io lo farei molto volentieri. Perché so che quella fase di divertimento, quello sguardo che ho con lei, io non ce l’ho avuto mai con nessun altro. Io non ho mai sostituito lei e questa cosa qui per me è sacra e nessuno deve permettersi di entrarci. Però sono un po’ come gli elefanti, perdono ma non dimentico”.