Nelle scorse ore Abbie Chatfield, influencer e conduttrice radiofonica australiana, è balzata agli onori della cronaca italiana. La donna si trova in vacanza a Venezia con il compagno Konrad Bień-Stephen e si è detta entusiasta della sua trasferta. Tutto è filato liscio fino a quando la coppia ha deciso di cenare presso il ristorante “Club del Doge”.
L’australiana su tutte le furie per il menu senza prezzi
Al momento di scegliere le portate, la Chatfield è andata su tutte le furie per colpa del menù. Il suo, a differenza di quello del compagno, era senza prezzi. Una circostanza molto diffusa, specie nel settore dell’alta ristorazione, dove si presuppone che a pagare il conto sia l’uomo. L’australiana parla di scelta sessista. “Solo gli uomini hanno il menu con i prezzi indicati? Il patriarcato colpisce ancora! – ha tuonato sui social – Com’è possibile? E’ inaccettabile! E’ ridicolo! Ma ti pare? Sono io il breadwinner (il capofamiglia, ndr.)”.
Le scuse del ristorante: “Faremo tesoro dell’errore”
Dopo il putiferio scatenato, sono arrivate le scuse del ristorante veneziano: “Siamo spiacenti di aver creato disagio a un’ospite. Faremo tesoro dell’errore per migliorarci. Chiederemo a tutti i clienti quale carta preferiscono”.
“L’idea che la donna non paghi è antiquata”
Cosa ne pensano gli chef e i ristoratori nostrani? Davide Oldani definisce “idea vecchia” quella del “menu di cortesia” per le donne. Sulla stessa linea, Antonia Klugmann: “L’idea che la donna non paghi è antiquata. In 17 anni non ho mai consegnato un menu senza prezzi. Io stessa, se fossi ospite, vorrei sapere quanto paga l’altro”.
Carlo Cracco: “L’accusa di sessismo mi sembra esagerata”
Della stessa idea è Carlo Cracco. “Nessuno si è mai lamentato con noi – dice lo chef vicentino – Se poi un cliente esce e commenta diversamente non ci posso fare nulla. Ma sono almeno 4-5 anni che consegniamo il menu con i prezzi a tutti, a meno che non vi sia l’esplicita richiesta di evitarlo. Prima c’era, in effetti, l’usanza di portare al tavolo un menu normale e uno di cortesia, adesso non esiste maschio o femmina, esistono solo esigenze particolari che soddisfiamo. A meno che non abbiano negato l’altro menu una volta richiesto, l’accusa di sessismo mi sembra esagerata: avranno fatto questo gesto sovrappensiero”.
Andrea Berton: “Uno scontrino su quattro lo paga la donna”
“Noi diamo il menu ‘cieco’ alla donna di default, come abitudine – gli fa eco Andrea Berton – Ma in effetti se entrano due donne lo ricevono con i prezzi. E ci capita che qualcuna, se non lo vede completo, si infastidisca, allora lo sostituiamo subito. Io personalmente lo darei a tutti con i prezzi, ci siamo anche posti il tema con lo staff di recente e abbiamo deciso di andare avanti come sempre. Ma è un po’ anacronistico anche perché, se penso alle coppie, uno scontrino su quattro lo paga la donna”.