“‘Una vita di gloria vale un momento di dolore’. Una citazione tratta da ‘Unbroken’, uno dei miei film preferiti. Tanto da averlo qui tatuato sul mio braccio”. Comincia così il video (GUARDA QUI) con cui Antonino Spinalbese rompe il silenzio sulla sua vita privata. Gli ultimi mesi per lui sono stati particolarmente difficili. Non solo per via della separazione da Belen Rodriguez da cui nel luglio 2021 ha avuto una figlia, Luna Marì. Dopo essere rimasto vittima di un incidente stradale, l’ex hair stylist ha scoperto di soffrire di una grave malattia autoimmune.
“Credevo di aver raggiunto l’alba di una vita felice ma non era così”
“E’ vero che un momento di dolore vale una vita di felicità ma nessuno ti dice mai quanto è forte il dolore né quanto è lungo quel momento di strazio e soprattutto nessuno può dirti come superarlo – dice – Ormai due anni fa credevo di aver superato quel momento e di aver raggiunto l’alba di una vita felice. Ma non era così. Dovevo ancora schiantarmi contro una macchina, incrinarmi due costole, ricevere una notizia terribile da un medico e perdere una delle cose a me più care. E no, non sto parlando del gossip che tutti cercano”.
“Ho trovato l’amore e sono stato catapultato in un mondo parallelo”
Antonino Spinalbese entra nel vivo del racconto: “Erano bastate due novità: un nuovo lavoro e un nuovo amore. Due novità per stravolgere la mia esistenza dall’oggi al domani. L’amore ci cambia già di per sé ma quando nel frattempo diventi ‘personaggio famoso’, è diverso. E’ come venir catapultati in un mondo parallelo. Se ti piace o non ti piace, non importa. E’ come un buco nero che divora tutto ciò che lo circonda. Perché la vita non è più solo tua ma è anche l’intrattenimento degli altri. I tuoi problemi di cuore non sono più solo chiacchiere tra amici ma titoli di quotidiani e riviste. Qualcosa di strano per un tipo riservato come me. In fondo mi sento ancora quel semplice ragazzo di Torre del Greco. Ma l’amore è forte e ha reso normale anche per me una vita sotto i riflettori. Anzi, quella nuova vita felice non finiva di stupirmi”.
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La nascita di Luna Marì e i problemi di coppia
“9 mesi. 9 mesi e sarei diventato papà – prosegue – Ho visto tutto ciò, oltre che come una gioia, come un passaggio di testimone. Una staffetta consegnata dal cielo, da Rosario, il mio papà. Ero felice. Davvero. Certo, la mia ansia da notorietà mi turbava. Ora più che mai. Quando aspetti un bambino di solito ti chiamano amici e parenti, non i giornalisti. Ma era ok. Avevo la mia spalla a supportarmi. E dopotutto sono problemi da privilegiati. Lamentarsene è quasi irrispettoso. La sera, in fin dei conti, sdraiato nel letto avevo solo un pensiero: ‘Sono felice’. E lo ero ogni giorno di più. Fino al giorno più bello della mia vita: il 12 luglio 2021. Eccola tra le braccia, Luna Marì. Ma il destino nasconde un animo sadico. Da amante del cinema lo definirei un regista tragicomico. La sceneggiatura del mio film fa coincidere il momento più felice della mia vita con una serie infinita di drammi. L’inizio è dei più comuni: problemi di coppia, come quelli di chiunque. A parte il fatto di avere giornali e riviste che sembrano conoscere la natura dei miei problemi quando io stesso non la conoscevo. Peccato che quello fosse solo l’inizio della caduta e che io non sapessi affatto come sarei atterrato”.
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L’incidente stradale e la terribile diagnosi
“Lo stress mi fa perdere peso, inizio a indebolirmi – spiega l’ex di Belen – Poi mi incrino due costole dopo una caduta dovuta a questa debolezza. La mente è offuscata tanto da farmi perdere reattività. Tanto da non farmi notare uno pneumatico abbandonato sull’autostrada. La mia auto è lacerata, io sotto le flebo. E’ un lieve trauma, niente più. Ma le amare sorprese erano tutt’altro che finite. Dopo una giornata a tenere in braccio la mia piccola Luna inizio a sentire un forte dolore alla parte alta dell’intestino. Sul momento pensai ad un po’ di fatica ma quei dolori non si fermano. Anzi, fa sempre più male. Mi reco in ospedale e mi ricoverano all’istante. Partono gli accertamenti tra radiografie, prelievi e medici taciturni. Arriva il responso. Ho una grave malattia autoimmune. Un problema con cui forse dovrò convivere per il resto della mia vita”.
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“Ho perso 13 kg, non mi riconoscevo allo specchio”
“Dopo la notizia mi sdraio nel letto, in un silenzio di tomba – confessa – C’erano tante cose che mi passavano per la testa ma la più ricorrente era anche la più semplice: ‘Perché? Perché tutto insieme?’ E’ la mia reazione fu una grossa risata. Peccato che quel momento di dolore non fosse affatto terminato. Uscito dall’ospedale non ero più Antonino. Quella persona nello specchio non ero più io. La bilancia conferma la sentenza: avevo perso 13 kg. E quei 13 kg. non erano l’unica cosa che avevo perso. Per me il fisico è sempre stato il mezzo per stare bene con me stesso, anche a livello mentale. Vedere la mia sagoma nello specchio era come un terribile incubo. Ero pervaso dalla vergogna, una vergogna tale dal bloccarmi dall’andare in palestra. Fino a quando non incontrai un amico di vecchia data: Andrea. Non è solo il miglior personal trainer che conosco ma la persona che mi ha ricordato che ‘Dopo un momento di dolore c’è un momento di gloria’. In un periodo in cui tutti i giornali d’Italia cercavano notizie su di me, io confessavo tutto al mio amico”.
Il nuovo Antonino vuole aiutare gli altri
Andrea si informa in modo maniacale sulla sua malattia e si lancia in una sfida ardua: far tornare il vero Antonino. Dopo due mesi, lo specchio torna a mostrare la sua sagoma. Adesso il nuovo Antonino vuole aiutare le persone che soffrono per la loro forma fisica.