La loro storia sembra uscita da un romanzo d’amore
- Antonio si è sposato, ha avuto quattro figli ma non ha mai smesso di pensare al suo primo amore
- Sessant’anni fa, lui fu spedito a Milano per dimenticarla e lei fu mandata a Torino
- Pompea conquista tutti con la sua simpatia: “Anch’io mi sono sposata. Che dovevo fare? Aspettare a te?”
La storia di Antonio e Pompea, ripercorsa ieri sera a “C’è posta per te”, sembra uscita da un romanzo d’amore. “E’ la storia di un amore contrastato”, anticipa Maria De Filippi prima di accogliere in studio Antonio.
Antonio cerca il suo primo amore: “A mia madre non piaceva”
“La mamma di Antonio non vuole che lui stia con Pompea – racconta la conduttrice – Adesso la mamma di Antonio non può più decidere nulla anche perché lui ha 84 anni. Siamo a Benevento nel 1957, Antonio ha 20 anni ed è uno sciupafemmine. Tra le tante ragazze, nel palazzo dove abitava sua nonna, c’era anche Pompea che era molto bella e a lui piaceva tantissimo. Provava sempre a baciarla ma lei schivava i baci. Però a lui piaceva lei e a lei piaceva lui. Una sera, lui si mette in testa di fare la fuitina ma lei si spaventa, scende dalla macchina e se ne va. I genitori di entrambi lo vengono a sapere. Lui sarà spedito a Milano e lei a Torino. Lui si sposerà e farà quattro figli. E’ rimasto vedovo, non ha mai dimenticato Pompea e adesso la vuole rivedere. Noi l’abbiamo trovata”.
“Sono passati 60 anni ma non ho mai smesso di pensarti”
Pompea accetta l’invito e fa il suo ingresso in studio. Alla vista di Antonio, chiede: “Chi è questo qui?”. L’anziano è visibilmente commosso. “Non ho mai smesso di pensarti. Lo sai quanti anni sono passati? Sessanta!”, dice. “Bravo, siamo ancora qui – risponde Pompea ridendo – Io mi sono sposata e sono anche vedova. Ma tu come ti chiami? Perché piangi? Siamo ancora belli”.
Pompea non lo riconosce ma poi ricorda tutto: “Ti piaccio ancora?”
“I suoi l’hanno mandato a Milano per dimenticarti perché lui aveva perso la testa per te”, interviene Maria De Filippi. “E ce l’hai adesso la testa? Povera gioia”, ironizza la donna. Grazie ad un breve riassunto della conduttrice, Pompea ritrova la memoria. “Non ha fatto altro che pensare a me? Ma pensa te! Ma chi te l’ha fatto fare? Adesso ti piaccio ancora?”, domanda incuriosita. “Certo! Purtroppo c’abbiamo una certa età ma mi hai fatto una gioia immensa”, risponde Antonio.
“Tu hai ascoltato i genitori. Che dovevo fare? Aspettare te?”
“Anche a me veramente. Adesso ho capito chi sei, sei una brava persona – sottolinea la donna – Adesso piange. Mi voleva bene veramente, ci teneva. Però la vita…”. “La colpa è di mia madre”, sentenzia Antonio. “Eh…lo volevo dire ma l’hai detto tu. Va bene così – ribatte Pompea – Tu hai ascoltato i genitori e adesso ti arrangi, figlio mio. Sì me ne sono andata a Torino ma che dovevo fare? Aspettare a te?”. “A quei tempi i genitori si mettevano in mezzo e comandavano i figli, oggi no. Sono i figli che comandano i genitori”, dice Antonio.
Antonio estasiato: “Madonna, sei più bella di prima”
“Bravo! Sei cambiato tantissimo. Io sono cambiata secondo te? Io ho solo un figlio e due nipoti”, confessa la donna. “Io ho quattro figli e otto nipoti”, le fa eco Antonio. “Ti sei dato da fare però! Io ero a Torino e a te non ti pensavo proprio ma proprio per niente”, scherza la donna. “Madonna, quanto sei bella! Più di prima”, sentenzia l’anziano commuovendosi.
Pompea: “Adesso saremmo stati insieme, saremmo una bella coppia”
“Abitiamo vicini, possiamo anche incontrarci di nascosto qualche volta. Dai, datti da fare. Io pure sono contenta di averti visto”, fa sapere la donna prima di aprire la busta. “Adesso saremmo stati insieme, saremmo stati una bella coppia. Però pazienza, la vita è così. Stai tranquillo. Lui impazziva per me”, chiosa Pompea.