Giordana massacrata con 48 coltellate, la madre: "Mia nipote sa che il padre è un assassino"

Giordana massacrata con 48 coltellate, la madre: “Mia nipote sa che il padre è un assassino”

Daniela Vitello

Giordana massacrata con 48 coltellate, la madre: “Mia nipote sa che il padre è un assassino”

| 07/10/2021
Giordana massacrata con 48 coltellate, la madre: “Mia nipote sa che il padre è un assassino”

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Sono passati sei anni dall’efferato femminicidio di Nicolosi, in Sicilia

  • Vera Squatrito, madre della 20enne diventata mamma a 15 anni, a “Oggi è un altro giorno”
  • “Mia figlia è morta dissanguata, quando l’ho vista mi è sembrato di vedere un film dell’orrore”
  • Oggi è lei a crescere la nipote: “Asia sa che la madre è stata ammazzata e che il padre è in carcere”

Ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” c’è Vera Squatrito, mamma di Giordana Di Stefano, la 20enne uccisa il 6 ottobre di sei anni fa con 48 coltellate dall’ex fidanzato Luca Priolo da cui a 15 anni aveva avuto una figlia che si chiama Asia e che oggi ha 10 anni. L’efferato femminicidio è avvenuto a Nicolosi, un paese alle falde dell’Etna. La ragazza, che sognava di diventare una ballerina di flamenco, aveva denunciato il padre di sua figlia per stalking ed è stata assassinata alla vigilia della prima udienza del processo. Luca Priolo è stato condannato a 30 anni di carcere.

Giordana Di Stefano (Foto da video)

“Mia figlia voleva vivere, per lei e per la sua bambina”

“Giordana era una ragazza felice come tutte le ragazze di 20 anni – racconta Vera a “Oggi è un altro giorno” – Voleva vivere, per lei, per la sua bambina, per la sua passione. Era una bambina prepotente, socievole e non ha mai avuto problemi di comunicazione con i suoi coetanei. A 15 anni incontra questo ‘principe azzurro’. Inizialmente lo aveva visto così. Come vuoi vedere il primo amore a 15 anni? Rimane incinta e io mi arrabbio un po’. Però l’abbiamo accettato con tanto amore perché Giordana voleva diventare madre. Lei era una bambina già mamma, amava i bambini. Vedeva sua figlia come una rinascita, non come un qualcosa che impediva la sua crescita. Lui invece non la voleva”.

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Vera Squatrito e Giordana Di Stefano (Foto da video)

“Giordana si era annullata per questo ragazzo, lui le faceva violenza psicologica”

“Giordana e questo ragazzo sono stati insieme per tre anni, dal 2010 al 2013 – prosegue – Lei ha capito che quello non era amore ma violenza, si era annullata per quella persona. Lui era molto possessivo, la controllava, le impediva di avere le sue amicizie, le faceva terra bruciata attorno…violenza psicologica. Mia figlia ha iniziato a cambiare, non era più felice, era isolata. Lui voleva che Giordana ritirasse la denuncia ma lei si era rifiutata di farlo”.

Giordana Di Stefano (Foto da video)

“Mia figlia ha sofferto molto, è morta dissanguata”

Il volto di Vera Squatrito assume un’espressione di indicibile dolore quando ripercorre il giorno dell’omicidio della figlia e l’orrore provato alla vista del suo corpo trasfigurato dalle coltellate.

“Si è nascosto sotto casa, ha atteso che lei rientrasse dal lavoro e l’ha colpita 48 volte con un coltello – spiega – La premeditazione e la crudeltà di questo essere va oltre ogni immaginazione. Quando ho visto mia figlia, mi è sembrato di vedere un film dell’orrore quando si vedono le persone scannate. Mia figlia è stata ammazzata brutalmente e ha sofferto tantissimo perché è morta dissanguata. Il coltellino era di 6 cm, molto piccolo, e quindi quelle 48 coltellate gliele ha fatte sentire fino alla fine. Lo racconto perché voglio che le donne capiscano che questi esseri non solo sono pericolosi e imprevedibili ma fanno davvero male. Noi li dobbiamo lasciare prima che sia troppo tardi…ai primi segnali! Questa è l’unica prevenzione”.

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Vera Squatrito (Foto da video)

“La famiglia di lui ha detto che Giordana era una poco di buono”

“Lui utilizzava la denigrazione affinché lei perdesse la sua identità e si aggrappasse a questo legame affettivo – ricorda la madre di Giordana – Lei lo proteggeva e lo giustificava come fanno tutte le donne che subiscono violenza con il loro carnefice. Inizialmente Giordana pensava che l’interesse, la app sul telefonino per controllare i suoi messaggi, fossero segnali d’amore. E’ stato faticoso farle comprendere che quello non era amore ma violenza. Ho provato tante volte a parlare con la famiglia di lui ma hanno sempre giustificato il suo atteggiamento. Non mi hanno mai chiesto perdono per quello che ha fatto il figlio. Il perdono scritto sui giornali non è un perdono veritiero. Nelle intercettazioni in carcere, dicevano che mia figlia era una poco di buono”.

Serena Bortone (Foto da video)

“Mi porto un peso enorme, forse avrei potuto fare di più”

“Io mi porto un peso enorme, quello di aver spinto in qualche modo mia figlia verso la libertà, l’indipendenza, l’autostima…questo ho trasferito alle mie figlie – confessa Vera – Quando mi sono accorta che qualcosa non andava, ho spinto Giordana a ribellarsi e ad essere quella donna che dobbiamo tutti essere. Ogni tanto penso ‘se non l’avessi portata denunciare…’. Ma la sottomissione non è libertà, la sottomissione è morte…lo stesso! Oggi cerco di darmi in qualche modo una forma di perdono. Ho bisogno di perdonarmi. Ho fatto quello che mi è sembrato giusto in quel momento, però avrei potuto fare molto di più”.

Oggi Vera Squatrito gira le scuole per raccontare la storia di sua figlia e per educare le giovani generazioni al rispetto: “E’ una missione, Giordana mi ha lasciato tanto e questi 20 anni di vita mi piace portarli ai giovani perché loro sono la rinascita e possono fare tanto”.

VERA SQUATRITO A “OGGI E’ UN ALTRO GIORNO” (GUARDA L’INTERVISTA INTEGRALE)

Vera Squatrito (Foto da video)

“Mia nipote Asia sa che il padre è un assassino”

Nel finale, la madre di Giordana parla della nipotina: “Asia non ha mai avuto un padre e non ne soffre. Soffre per la madre. Cosa le ho raccontato? La verità. Abbiamo fatto un percorso, lei conosce tutta la storia, sa che il padre è un assassino, che sta in carcere e che la madre è stata ammazzata. Questa è una cosa che ho voluto fare prima che andasse a scuola perché doveva essere preparata alla società che qualche volta può fare male. Asia ha un punto di riferimento importante che sono io, la mia famiglia, la zia. Lei deve essere una donna che deve sapere affrontare il mondo. Anche perché qualche volta gli orfani sono considerati come orfani e non come essere umani”.

Pubblicato il 07/10/2021 18:05

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