Una svolta inaspettata per Daniela che si era rivolta a “Chi l’ha visto?”
- Dopo il “no” assoluto, il ripensamento
- Adesso Daniela può guardare al futuro con speranza
- Stavolta il suo appello a “Chi l’ha visto?” non è rimasto inascoltato
“Sono contenta”. Daniela Molinari commenta così la notizia che la madre biologica ha accettato ed eseguito il prelievo del sangue che fornirà la mappatura genetica necessaria affinché Daniela, affetta da un cancro aggressivo e maligno, possa sottoporsi ad una terapia sperimentale americana. Abbandonata in ospedale dopo la nascita e trasferita in un orfanotrofio prima di essere adottata da una coppia, Daniela si era ritrovata ad affrontare un secondo “abbandono”.
Il “no” della madre al Tribunale dei Minori
La madre naturale aveva risposto “no” alla richiesta del Tribunale dei Minori di Milano, che l’aveva rintracciata dopo un appello inascoltato a “Chi l’ha visto?”, di sottoporsi al prelievo per dare una chance alla figlia, madre a sua volta di due figli. Nonostante il Tribunale le avesse garantito l’anonimato in modo che Daniela non potesse comunque mai rintracciarla e nessuno potesse risalire alla sua identità, la donna si era rifiutata categoricamente. Una scelta giudicata “disumana” dalla Molinari.
L’appello a “Chi l’ha visto?”: “Ti prego, ripensaci”
“Il giudice mi ha detto che lei aveva saputo di me dalla televisione e quindi per me è l’unico modo per parlare con lei in questo momento – aveva detto Daniela nell’ultimo appello lanciato attraverso “Chi l’ha visto?” (LEGGI QUI) – Ne utilizzerei un altro volentieri. Spero che si possa rendere conto che le possibilità per fare questa cosa ci sono. Ti prego di ripensare alla tua decisione e di provare a comprendere che sottoporti a questo prelievo per me significa riuscire a fare una terapia che può restituirmi la mia vita. Nel rispetto di ogni tua scelta, in qualsiasi modo tu lo voglia fare”.
“Mi è stato detto che ha subito una violenza e che quindi la mia nascita è stata frutto di una brutta violenza e lei ancora oggi è molto sofferente nel riparlarne”, aveva aggiunto.
La madre ha accettato di sottoporsi al prelievo
La madre biologica ci ha ripensato e il prelievo è avvenuto come lei voleva, ovvero nella massima discrezione. Adesso Daniela, colpita tre anni fa da un cancro al seno che all’inizio non sembrava così grave, può tornare a sperare di avere un futuro.