Achille Lauro ruba la scena a tutti
- Pio e Amedeo, dall’abito da sposa ai copricapezzoli è un attimo
- La parodia tutta da ridere di “Rolls Royce”
- L’intervista alla Fabio Fazio: “Pio, non fare il lecchino come lui”
Achille Lauro sbarca a “Felicissima Sera” e, in coppia con i padroni di casa Pio e Amedeo, regala 20 minuti di pura allegria. A precedere sul palco l’eclettico perfomer sono proprio di due comici foggiani che si materializzano in studio, entrambi in abito da sposa imitando l’artista e il suo “socio” Boss Doms, pronti ad intonare “Me ne frego”, brano proposto da Lauro al “Festival di Sanremo”.
“Da bambini mangiavamo le cozze crude”
La canzone ha una breve intro. Solo che, a differenza dell’originale, quella riscritta da Pio e Amedeo è tutta da ridere: “Siamo noi…icone divisive, libertà di essere, invadenza sociale, scorrettezza verbale. Da bambini mangiavamo le cozze crude, da uomini i lecca lecca. Due persone con la crescita corpo e mente indirettamente proporzionale, siamo il rifiuto dell’estetica, gli aguzzini del politically correct. Siamo l’onestà, tutta quanta, a tutti i costi”.
Dagli abiti da sposa ai copricapezzoli
Gli abiti da sposa lasciano presto il posto a due improbabili e super aderenti tutine con tanto di copricapezzoli in bella vista. Non può mancare il bacio tra i due comici a rievocare quello tra Achille e Lauro e Boss Doms sul palco dell’Ariston. “Ti è piaciuto il quadro? Si parla tanto di impressionismo…ti facciamo impressione o no?”, chiedono i due terribili comici all’artista a margine della performance.
L’intervista alla Fabio Fazio
A seguire una spumeggiante intervista alla Fabio Fazio. La scenografia prevede un acquario che funge da scrivania, esattamente come quello di “Che tempo che fa”. Solo che all’interno dell’acquario scelto da Pio e Amedeo, al posto dei pesci ci sono birre e melone, tenuti in fresco e pronti per essere offerti all’ospite di turno. “Fabio Fazio ci mette le ostriche”, ironizza Amedeo.
Nello spazio ribattezzato “Che interviste che fa”, Pio ricopre il ruolo dell’intervistatore dal linguaggio colto e forbito: “Si sente a suo agio in questa cornice elegante? Lei è un vero intellettuale, leggo sui maggiori rotocalchi del mondo ed è molto interessante, questo suo ribaltare i ruoli classici e questo suo esibire nuove forme di relazione: maschi, femmine, etero, gay…insomma…il gender fluid…una sessualità fluida. La mia prima domanda è…”.
“Achille, ti piace la fi*a?”
Ad interromperlo interviene Amedeo che va subito al punto: “Ti piace la fi*a?”. E rivolto a Pio aggiunge: “Devi andare dritto alla domanda, altrimenti la gente non capisce”. “Amedeo, sicuramente non più di quello che piace a te”, replica Achille Lauro. “Beh…comunque è un buon risultato”, sottolinea Grieco.
Il primo incontro di Achille Lauro con Boss Doms
“Ho letto che lei e il suo socio Boss Doms vi siete conosciuti in chiesa mentre facevate i chierichetti. E’ vera questa cosa?”, incalza Pio. “Sì sì, è tutto vero”, ribatte il performer scoppiando a ridere. “Veramente? Ma stavate dall’esorcista? Lui e Boss Doms che si conoscono in chiesa, è come se io e te ci fossimo conosciuti in palestra. La stessa cosa! Non è reale”, fa notare Amedeo mentre Pio si china continuamente per raccogliere da terra i copricapezzoli birichini (“Mi cascano le me*ne”).
Amedeo bacchetta Pio: “Non fare il lecchino come Fazio”
Amedeo invita il collega a fare domande più scomode: “Non fare il lecchino come Fabio Fazio, fai una domanda aggressiva”. Infine, i due comici consigliano al cantante un metodo per risultare pop anche agli occhi della “gente del popolo”, ovvero stravolgere il testo della sua hit “Rolls Royce”. “Achì, ma chi ca**o l’ha mai vista una Rolls Royce? Manco nella fotografia! – rileva Amedeo – La Fiat Punto…quella sì. Il sogno dell’operaio italiano, 850 euro di stipendio più gli assegni familiari, è la Fiat Punto. Dobbiamo abbassare un po’ le pretese degli eccessi”.
“Rolls Royce” di Achille Lauro diventa “Fiat Punto”
E fu così che “Rolls Royce” diventò “Fiat Punto”. Questa è la intro rivisitata e corretta per l’occasione: “Siamo il popolo, questo è essere popolari. La televisione a rate, l’attenzione ai volantini, ne paghi due ne prendi tre. Percorso sabatico all’Ikea, la benedizione del reddito di cittadinanza, mutuo a 30 anni, l’utopia della tredicesima, il profumo dei contributi, miraggio estivo in crociera, grigliata in campagna, gloria a Dio per la Pasquetta”. A fine performance, tra Achille Lauro e Pio D’Antini scatta il bacio.
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