Vittorio Feltri non cambia idea sul Natale e, esattamente come fece lo scorso anno, esprime tutto il suo disinteresse verso […]
Vittorio Feltri non cambia idea sul Natale e, esattamente come fece lo scorso anno, esprime tutto il suo disinteresse verso le prossime festività.
“Suscita in me lo stesso interesse che riscuote il comportamento sessuale degli scarafaggi. Non mi interessa e non me ne sono mi occupato”, dice a proposito del Natale durante un intervento al programma radiofonico “Un giorno da pecora”.
“Credo che il Natale, col Capodanno ed il Ferragosto, siano le giornate più tristi dell’anno – sentenzia – perché non si lavora e quindi mi si condanna a stare a casa invece che andare al giornale”.
“Il Natale ha degli elementi peggiorativi, come l’abitudine dei regali e quei cretini che ti regalano una sciarpa o un paio di guanti. Tutto questo innervosisce, e io non sopporto di esser innervosito. Fingo buonumore e a volte mi riesce addirittura di fare un sorriso”, aggiunge.
Il direttore di “Libero” è contento del numero ristretto di commensali a tavola. ”Questo è un piccolo vantaggio – commenta – Anche da me la sera del 24 si usa fare una cenetta con qualche intimo. Quest’anno verrà mia figlia con suo figlio di 14 anni, quindi non più in età da rompermi le scatole. La cena sarà comunque una cosa breve: io alle 22 me ne vado a dormire col mio gatto che mi fa compagnia”.