Rossella Schettino, figlia del comandante Francesco Schettino condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il naufragio della […]
Rossella Schettino, figlia del comandante Francesco Schettino condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per il naufragio della Costa Concordia avvenuto all’isola del Giglio il 13 gennaio 2012, apre un canale Youtube al lui dedicato con lo scopo di pubblicare alcuni video cancellati forzatamente.
“Mio padre mi ha voluta al suo fianco mentre li registrava”
“Ci sono state pressioni che hanno determinato la rimozione dei video, ora li pubblico io – si sfoga su Facebook – Ho creato, quindi, un canale Youtube dove verranno riproposti i video non più disponibili a causa di una forzata rimozione. Ricordo molto bene gli ultimi giorni antecedenti alla sentenza di condanna definitiva di mio padre. Proprio quelli erano i giorni in cui li ha realizzati. Erano le ultime ore che potevamo trascorrere insieme, ne eravamo entrambi coscienti, per questo mi ha voluta al suo fianco mentre li registrava”.
“La disinformazione e la pressione mediatica hanno distorto la realtà”
“Questi video non sono stati un estremo tentativo di difesa – spiega la ragazza – sono stati infatti pubblicati solo successivamente al carcere di mio padre. I video sono stati realizzati al fine di lasciare testimonianza diretta dei fatti e delle scelte di quella notte. Mio padre non aveva mai avuto possibilità di un’informazione corretta su quella vicenda, la disinformazione e pressione mediatica avevano da subito distorto la realtà. Per queste ragioni questi video sono di grande importanza e lo dimostra il fatto che per qualcuno sono scomodi e io sono qui a pubblicarli nuovamente”.
“Mio padre ha pagato per tutti”
“Mio padre in tutta questa vicenda è rimasto solo fin dal primo momento in plancia dove l’intero bridge team è mancato nel suo ruolo e nelle fasi più importanti della manovra e della gestione dell’emergenza – conclude – È rimasto solo di fronte all’opinione pubblica, è rimasto solo di fronte alla giustizia, è rimasto il solo a pagare per tutti e oggi è il solo che da anni è rinchiuso in un carcere. Come se su quella nave non ci fossero mai stati altri ufficiali, come se non ci fosse mai stato un armatore, un costruttore e un ente certificatore. Io resto saldamente presente al fianco di mio padre e del Comandante Francesco Schettino lungo la rotta della verità”.