“Scrivono ancora di me per la droga, per la storia con Moana Pozzi, per la mia fama da latin lover, […]
“Scrivono ancora di me per la droga, per la storia con Moana Pozzi, per la mia fama da latin lover, per Stefania Orlando che chiamano sempre la ex di Roncato, ma non è giusto”. Andrea Roncato è un fiume in piena in un’intervista rilasciata ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”.
La fama da playboy
“Playboy lo siamo stati tutti e nessuno – spiega – Ho avuto la fortuna di fare molti film con bellissime donne. Qualcuna c’è cascata, molte no. Quel Roncato esiste nell’immaginario collettivo, la realtà è diversa. Io sono un tipo tranquillo, normale, poi per carità, se vedo una bella donna me ne accorgo. Ho fatto una vita molto più normale di quanto si pensi, niente di speciale. Ci sono donne importanti nella mia vita, con la prima fidanzata, con cui sono stato quattordici anni, forse è stata la donna della mia vita. Anche se mia moglie, oggi, è la donna della mia vita, con lei ho trovato la pace, in tutti i sensi. Poi ho avuto avventure, ma credo siano cose che hanno provato tutti”.
Stefania Orlando, la droga e Moana Pozzi
“Ho sempre parlato raccontando tutto, se ho fatto errori nella mia vita, il primo a cui l’ho detto è stato il pubblico – dichiara – Venticinque anni fa dissi che avevo provato la cocaina, e dissi a tutti di non farlo. Stefania Orlando continuano a chiamarla l’ex moglie di Andrea Roncato, ma lei ha un marito, si chiama Simone, perché devono etichettarla come l’ex moglie di Roncato? Non è un oggetto, è una persona. E poi scrivono ancora che il nostro matrimonio finì per la droga. Non è vero, non lo facevo più quando mi sono sposato. L’ho fatto per un paio d’anni, perché frequentavo brutte compagnie. La mia confessione è stata strumentalizzata, io ho semplicemente detto ragazzi, l’ho provata, non fatelo, perché è una cavolata. Continuano ancora a parlare della mia storia con Moana Pozzi! Ma è lei che l’ha scritto, mi ha dato anche un bel voto, ne sono felice. Ma ho avuto storie più importanti nella mia vita, poi Moana non c’è più da tempo, bisognerebbe avere più rispetto per lei”.
Le sue paure
“Mi fa paura la morte – svela – Perché devi abbandonare tutte queste belle cose. Mi dispiacerebbe lasciare mia moglie, i miei animali, la mia campagna. Se c’è qualcosa dopo la morte secondo me? Io spero di sì, credo di sì”.
I social
“C’è questa mania di apparire per quello che non si è, di usare filtri, di ritoccare le foto, di vendersi per cosa non si è in realtà – commenta – Era bello un tempo vedere la foto di una attrice in cui si vedeva un po’ di cellulite, ora invece sono tutte di plastica, s’è persa anche l’attrazione sessuale. Non ti ecciti a vedere il sedere di una bambola di plastica, ti eccita vedere una signora, reale, anche con i suoi difetti. Io sono su Instagram, ricevo molti messaggi dai ragazzi, sanno bene che io sono dalla loro parte. Spesso vengono criticati, ma vanno avanti con il mondo che noi gli abbiamo preparato. Se i ragazzi spesso ormai parlano solo attraverso i social è stata colpa nostra, quindi non lamentiamoci dei risultati e degli errori che noi abbiamo fatto”.