Alessia Logli, figlia 19enne di Roberta Ragusa, la donna svanita nel nulla dalla sua abitazione nel Pisano la notte tra […]
Alessia Logli, figlia 19enne di Roberta Ragusa, la donna svanita nel nulla dalla sua abitazione nel Pisano la notte tra il 12 e il 13 gennaio 2012, ha vinto un concorso di bellezza a Pescara. Come riporta il quotidiano “La Nazione”, la giovane si è aggiudicata la fascia di “Miss Grand Prix on the web 2020” dopo essere stata la più votata dal pubblico sul web.
“Il mondo della moda mi è sempre piaciuto”
In un’intervista a “Il Messaggero”, Alessia Logli spiega com’è nata l’idea di partecipare ad un concorso di bellezza: “È successo durante il lockdown. Non uscendo di casa, passavo molto più tempo di prima al telefono e sui social, ho notato questo concorso dove selezionavano ragazze sul web e ho deciso di partecipare per la Rete. Il mondo della moda mi è sempre piaciuto molto ma non avevo fatto nulla di concreto prima per cercare di avvicinarmi al settore”.
“Mamma sarebbe stata felice”
“Già da bambina avevo una passione per il fashion – aggiunge – Mamma mi permetteva di scegliere da sola i vestiti da indossare. Entrare nel mondo della moda sarebbe quasi portare avanti quel gioco. Penso sarebbe stata davvero felice del titolo che ho conquistato. Mi ha sostenuta ogni giorno”.
“I follower mi attaccano perchè sorrido”
Adesso la ragazza vorrebbe tentare la strada della moda (“Poi farò l’università. Credo che mi iscriverò alla facoltà di Economia”) e vorrebbe che si parlasse di lei non soltanto per il suo passato doloroso. “Vorrei che si guardasse a me anche per cose belle – confessa – A volte mi criticano. Alcuni follower su Instagram mi hanno attaccata perché pubblico foto nelle quali sorrido, mi hanno chiesto come faccio a non stare mai male. Per me il dolore è un fatto personale, non è qualcosa da mostrare e quando lo si fa è falso”.
Lo scorso anno, Alessia Logli è stata criticata dopo essersi tatuata il nome della madre con un cuore. “Hanno detto che non avrei dovuto tatuare il suo nome, Roberta, ma la parola mamma – racconta a “Il Messaggero” – Cosa cambia? È una follia. Quella foto l’ho messa pure per dire riparto da qui. Non voglio dimenticare il mio passato, ma vorrei che si guardasse avanti”.
Per la sparizione della madre è stato condannato, in via definitiva, il padre Antonio Logli a 20 anni di carcere con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Alessia ha sempre sostenuto l’innocenza del genitore.