Ospite di Caterina Balivo a “Vieni da me”, Barbara Boncompagni – ultimogenita del compianto Gianni – ha ricordato il padre. […]
Ospite di Caterina Balivo a “Vieni da me”, Barbara Boncompagni – ultimogenita del compianto Gianni – ha ricordato il padre. Autrice televisiva, Barbara ha raccontato di essere stata tirata su dal padre insieme alla sue due sorelle dopo la separazione dei genitori.
“Ci ha cresciuto da solo – ha svelato – I miei genitori si sono separati molto presto quando io avevo un anno. Le altre due avevano 6 e 3 anni. Siamo rimaste col papà. Una cosa piuttosto insolita per quegli anni. Mia madre era svedese, un’intellettuale. Dopo la separazione, è rimasta in Italia, è diventata una sindacalista internazionale. Mio padre aveva 32 anni ed era agli inizi della sua carriera. E’ stato bravissimo, avrebbe potuto metterci in collegio o mandarci dai nonni ad Arezzo. Le opzioni era tante. Lui invece ci ha tenuto con sé con l’aiuto dei nonni e delle bambinaie. E’ stato anche un po’ severo”.
La figlia di Boncompagni ha speso belle parole per Raffaella Carrà: “E’ stata importantissima. Quando è arrivata nella nostra vita, io avevo 5 anni. Lei era nel pieno della sua carriera. Io da figlia di coppia separata passavo molti weekend con mia madre. Quando tornavo e trovavo lei ero pazza di gioia. Questo mi ha dato un’apertura culturale e mentale pazzesca. Erano una gran coppia. Lui era un creativo e buttava giù delle cose che Raffaella acchiappava subito e le sviluppava. Dico sempre a Raffaella ‘voi non avete fatto figli, ma avete fatto le canzoni’. Mio padre non era un uomo geloso”.
Barbara Boncompagni ha parlato del forte legame del padre con Renzo Arbore: “Erano molto amici. Sono stati compagni di vita e non hanno mai litigato. Due gran signori. Erano compagni di goliardia, di merende. Si divertivano molto quando lavoravano insieme”.
Infine, ha rivelato a Caterina Balivo l’opinione del padre su di lei: “Mi diceva sempre che eri brava e che migliori sempre nel tempo”. “Fu molto carino con me – ha confessato la conduttrice – Lo chiamai per un mese per intervistarlo nel mio programma. Venne con le pantofole, me lo ricorderò per sempre”.