Non tutti sanno che David Bowie ebbe una storia con Amanda Lear. “La Stampa” ha intervistato la musa di Salvador Dalì dopo la morte della rockstar. La 69enne ricorda come conobbe il Duca Bianco: “Si innamorò di una mia foto. Avevo posato per la copertina di un disco dei Roxy Music, “For your pleasure”. Era il 1973: ero un po’ hitchcockiana, aggressiva, con una pantera al guinzaglio. Bowie vide quella foto e si fissò su di me. Mi voleva conoscere. […] Lui stava sempre chiuso in casa, giorno e notte. E proprio una notte mi chiamò Marianne Faithfull. Mi disse: “Ti passo qualcuno”. Mi passò Bowie. Poco dopo mi ritrovai da lui. Marianne poi ci lasciò da soli”.
All’epoca David Bowie si faceva chiamare Ziggy Stardus ed era ancora sposato con Angie Barnett. “Manco lo sapevo. Pochi giorni dopo ero a casa mia con Bowie – racconta Amanda – Squilla il telefono ed era lei. Mi dice: ‘Sono la moglie di David, me lo passi?’ Lì ho scoperto la sua esistenza. Dopo ci siamo conosciute e anche frequentate. Comunque il loro matrimonio stava finendo“.
La loro relazione durò più di due anni. “Sono andata con lui da Londra a New York. E dopo a Berlino. Alla fine mi sono stufata di seguirlo – rivela – E poi lui era dipendente dalla droga, non era facile. Comunque gli devo molto. Fu lui a dirmi: ‘Hai una voce eccezionale, devi cantare’. Io non ci avrei mai pensato. E invece lui ci credeva davvero. Mi pagò corsi di canto e di ballo. Poi iniziai a cantare con lui, ho imparato tanto. Alla fine proprio in Germania incisi il mio primo disco. E lì ci lasciammo”.
Quella fu l’ultima volta che la Lear vide il cantante in vita sua. “Lui era una persona particolare: misterioso, riservato – conclude – Comunque, non lo dimenticherò mai. Mi ha scombussolato la vita”.