Alberto Gimignani, volto noto della tv per via della sua partecipazione alla soap opera “Un posto al sole ” e alla serie “Il commissario Rex“, è stato arrestato appena sceso dall’aereo di ritorno dagli Stati Uniti dove ha appena finito di girare un film. L’attore, che in passato ha recitato anche ne “La Piovra”, è stato rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli. Il suo nome è finito in un’indagine che ha svelato l’esistenza di un giro di smartphone e tablet rubati. L’attore è accusato di essere il tecnico in grado di adattare i telefoni sottratti illecitamente, allo scopo di farli tornare in funzione dopo il blocco delle aziende telefoniche. Nell’inchiesta denominata “Apple”, partita nel gennaio 2013, sono coinvolte 18 persone tra cui diversi cittadini nordafricani e romeni. Il quotidiano “La Repubblica” scrive che “già nell’agosto 2013, vicino alla fermata metro Ottaviano, Gimignani era stato fermato per un controllo con un complice considerato un boss del gruppo, e sorpreso con due telefonini rubati. Nella sua abitazione sul lungotevere Ripa, a Trastevere, gli investigatori hanno scoperto un laboratorio clandestino per manomettere gli smartphone e hanno sequestrato un computer contenente i codici Imei dei telefonini rubati. Inoltre l’attore avrebbe acquistato lui stesso degli apparecchi provento di furto per rivenderli sotto costo”.
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