Elisabetta Canalis affida alla pagine del settimanale “Gente” il racconto di un incubo vissuto cinque anni fa. All’epoca l’ex Velina viveva a Milano e stava preparandosi per una cena. “Ho realizzato – ricorda la showgirl – che un uomo che non conoscevo assolutamente, era dietro la mia porta. Da mesi qualcuno mi pedinava e lasciava messaggi senza senso nell’androne di casa. Avevo paura. Quando me lo sono ritrovato davanti ho gridato: ‘Sto chiamando la polizia!‘ Ed è bastato perché lui si dileguasse”.
Ma la paura è una brutta bestia e iniziò ad influenzare lo stile di vita della Canalis: “Ai tempi di ‘Controcampo’ tornavo a casa all’una di notte, talvolta mi scortavano gli amici fino al portone, altre chiamavo la volante affinché venisse a controllare. Avevo timore di uscire da sola, persino di portare i miei cani a fare il giretto serale”. Quindi la decisione di cambiare casa e sporgere querela: “Mi sono trasferita in un palazzo più sicuro. E ho denunciato il caso“.
L’ansia però non è passata da sé, ma grazie alle arti marziali, una passione che Elisabetta coltiva tuttora: “Mi guardavo attorno, cambiavo marciapiedi se vedevo facce sospette. Ma non potevo andare avanti così. Volevo sentirmi più forte, imparare a difendermi. Ho pensato che la cosa che più si avvicinava a me fossero le arti marziali. Da un paio di anni ho scoperto il Krav Maga, un sistema di combattimento a distanza ravvicinata. È autodifesa, ma anche attacco, e lavora sulle reazioni immediate. Spiazzi chi hai di fronte con la tua velocità. Devi saper neutralizzare e divincolarti. Ora non ho più preoccupazioni se esco da sola. E quando vedo qualcuno che non mi piace lo fisso negli occhi“.