Dopo la lettera ironica indirizzata a Belen, Selvaggia Lucarelli prende nuovamente carta e penna. Bersaglio dell’ultima missiva, pubblicata su “Libero” di oggi, è Francesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi.
“Cara Francesca Pascale – scrive la gossip-blogger – ci sono un po’ di cose che vorrei dirti da tempo…Mi sei simpatica. Irragionevolmente simpatica…Ed è per questo che ti scrivo: per esprimerti tutta la mia solidarietà…Per tenderti una mano, perché ti guardo mentre sorridi sulle copertine patinate dai giornali e penso che la tua vita debba essere veramente una rottura di balle siderale. Credo che nemmeno le estati di Elisabetta Canalis nella villa di George sul lago di Como con le mogli babbione dei boss hollywoodiani, siano state così catastroficamente pallose. Penso che se fossi in te, rimpiangerei il calippo e Telecafone e le vasche il sabato pomeriggio a Fuorigrotta…”.
La penna tagliente della Lucarelli colpisce, neanche a dirlo, anche l’ex premier legato sentimentalmente alla veracissima napoletana: “Te lo sei preso che organizzava maratone di burlesque fino all’alba e charter per Villa Certosa ammassando nelle cappelliere tutte le veline delle ultime 24 stagioni , e tu te lo ritrovi nella fase monacale, pure mezzo acciaccato. Un giorno c’ha il malore e Alfano gli deve portare un bicchiere d’acqua…Un giorno c’è la storia del dito nell’occhio, che non si capisce se, come si mormora, gliel’abbia messo la Biancofiore quando ha saputo che s’era fidanzato con te , fatto sta che l’hai dovuto accudire in ospedale come una partoriente. Un giorno s’addormenta in pubblico come il nonnetto che ha portato i nipotini al cinema a vedere L’era glaciale“.
La Lucarelli solidalizza con la Pascale, attorniata dall’invidia di quante non hanno digerito il suo fidanzamento con l’uomo più ricco d’Italia: “Ti sono vicina Francesca, perché ne devi sopportare tante. Le olgettine che ti detestano perché da quando Ruby ha smagnetizzato il bancomat a tutte c’è il pericolo che qualcuna debba andare a lavorare mentre tu entri da Prada … Ti detesta la Minetti, che ti mozzerebbe il dito con l’ascia di Shining pur di avere lei, quel brillocco da sei etti. E poi devi sopportare la Santanchè a cena, la faccia di dell’Utri in penombra sul videocitofono, Barbara con la saudade, le zaffate di lacca Cielo alto di Marina“.
“E infine – conclude la giornalista-gossippara – quei mesti giretti in centro col cane Dudù. Che fattelo dire Francè, manco il cane che ti sei presa è da ventottenne….Tu stai sbagliando tutto. A Silvio le sciure non piacciono. A lui piaceva la Francesca del Calippo. Guarda Veronica, quando ha cominciato a mettersi i lupetti e a leggere libri di flosofia, che fine ha fatto. Scappa Francè. Dammi retta. Meglio Fuorigrotta di Arcore. Meglio una carta di credito che ti dà transazione negata, che una gioventù negata“.