Guido Maria Brera racconta a Candida Morvillo la sua doppia anima. Mago della finanza e scrittore, ha scritto “Diavoli” che ha ispirato l’omonima serie tv con Patrick Dempsey e Alessandro Borghi, alla seconda stagione su Sky in 160 Paesi. “La finanza è uno strumento meraviglioso per capire il presente e intuire il futuro – racconta Brera nell’intervista al “Corriere della Sera” – Io prendo sempre mille appunti perché scrivere mi aiuta a capire meglio, poi, declinare gli appunti in investimenti o in romanzi è uguale”.
“La paura della sofferenza degli altri mi è sempre appartenuta”
Da giovane, si scopre, Guido Maria Brera non aveva paura di nulla. “Adesso, mi sento fragile – confessa – M’impressiona questo mondo così veloce, dove tante persone sono sfortunate, vanno in ospedale, sono sotto le bombe. O forse la fragilità arriva da più lontano: quando mia madre mi ha partorito, aveva appena perso sua mamma dopo una malattia e la paura della sofferenza degli altri mi è sempre appartenuta. Ora ho una fondazione, ma rivorrei l’equilibrio che avevo da giovane per fare volontariato sul campo”.
“Ho guadagnato bene, all’inizio mi sono tolto qualche sfizio”
Originario di Roma Sud, papà bancario e mamma casalinga, Guido Maria Brera ha cercato “il riscatto sociale nella finanza, che è un lavoro molto meritocratico”. “Ho guadagnato bene – dice – ma non sono ricco come si potrebbe credere. Da giovane, in effetti, gli stipendi della finanza sono alti: quando passai da Milano a Londra, aggiunsi uno zero. Però la nostra carriera è come quella del calciatore: breve e a parabola. Certo, all’inizio, mi tolsi qualche sfizio”.
“Mia moglie Caterina mi aiuta usando due armi”
Guido Maria Brera è sposato dal 2014 con la conduttrice tv Caterina Balivo. Dalla loro unione sono nati due figli: Guido Alberto, 9 anni, e Cora, 4. L’autore di “Diavoli” ha altri due figli nati da un precedente matrimonio. “Amo il suo saper essere leggera restando una persona di spessore – dice a proposito della moglie – Mi aiuta usando due armi: sensibilità e capacità di sdrammatizzare”.
“Ai miei figli ho vietato i videogiochi”
Guido Maria Brera fece scalpore asserendo che ai figli bisogna insegnare non il cinese, ma a guidare il trattore. “I tempi mi stanno dando ragione – sentenzia – La crisi energetica, alimentare, climatica dimostrano che serve un ritorno alla terra. Ai figli ho vietato i videogiochi e imposto di studiare non oltre un’ora e mezza: dopo, fanno attività all’aperto. Devono imparare a studiare in poco tempo perché la vita chiederà di saper fare tutto in fretta”.