“La laurea in pedagogia l’hai presa troppo seriamente”, “Il tuo silenzio parla per te”, “Puoi chiuderci in classe ma non spegnere le voci”: sono alcune delle scritte comparse sui muri del liceo Montale di Roma. La preside dell’istituto è sulla bocca di tutti da quando uno studente di 19 anni ha spifferato a compagni e docenti di aver avuto una relazione con lei.
La versione dello studente
Tutto sarebbe iniziato lo scorso dicembre durante l’occupazione e il loro rapporto sarebbe durato un mese. I due avrebbero iniziato a scambiarsi messaggi e mail per poi passare ai fatti, frequentandosi. Ad un certo punto, però, il ragazzo avrebbe deciso di interrompere la relazione raccontando tutto ai compagni. La voce è poi arrivata alle orecchie dei professori. Mentre l’Ufficio scolastico regionale indaga sulla vicenda, fuori e dentro l’istituto non si parla d’altro.
La preside nega tutto: “Hanno voluto farmi del male”
La versione della preside è totalmente opposta. La donna, che è regolarmente al lavoro, nega tutto e si è affidata ad un avvocato. “Sono sconvolta, pensavo che una sciocchezza del genere morisse così com’era nata, e invece è stata ingigantita oltre misura: è evidente che mi hanno voluto fare del male”, dichiara al “Corriere della Sera”.
“Con lui ho un rapporto cordiale e aperto”
La preside parla dello studente: “Chiariamo subito che non è un ragazzino, ha 19 anni, sta per prendere la maturità. E quando l’ho conosciuto era rappresentante di istituto in surroga, perciò abbiamo parlato diverse volte durante il periodo dell’occupazione. Mi ha accompagnato con la sua macchina al commissariato di Monteverde per fare la denuncia, e lì ci aspettava anche un rappresentante dei genitori. Ho avuto con lui un rapporto cordiale e aperto, come con tutti: la mia porta è sempre aperta”.
“Non c’è stato nulla con lui, posso giurarlo”
Riguardo alle voci di una loro relazione, la donna non sa di preciso da dove siano nate. “Forse lui le ha messe in giro per vantarsi con gli amici? Non lo so, ma qualcuno poi può aver fomentato la cosa – ipotizza – Ma non c’è stato nulla di nulla con il ragazzo, posso giurarlo davanti a chiunque. Mi sono rivolta ad un legale e chiarirò tutto anche con l’ufficio scolastico regionale ma in questa scuola non mi hanno mai visto di buon occhio, fin dal primo momento (…) Sono troppo amareggiata. Sono una professionista seria, avevo preso quest’incarico con grande entusiasmo, convinta di poter fare bene e cambiare un po’ le cose”.
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“Sono felicemente sposata e sono serissima”
Se i genitori del ragazzo non l’hanno contattata, molti docenti si sono schierati dalla sua parte manifestandole la loro solidarietà. “Io sono felicemente sposata con un uomo meraviglioso, ma sono una donna di bell’aspetto, abbastanza giovane, sono del ’72, e curata: e purtroppo capisco che qualcuno possa pensar male – conclude – Ma sono serissima, mi è costato tanto arrivare qui, e sono nell’anno di prova: qualcuno ha pensato che in un attimo poteva farmi cacciare. Giovedì vedrò l’ispettrice regionale, spero davvero di poter chiarire tutto”.