Erano state estratte tra 20 milioni di abbonati
- Il curioso aneddoto svelato a “Unomattina”
- Le religiose hanno declinato l’invito di “mamma Rai”
- Hanno preferito restare nel loro convento di Pozzillo
Ieri, in collegamento da Sanremo con “Unomattina”, Veronica Maya ha raccontato ai conduttori Monica Giandotti e Marco Frittella un curioso aneddoto che riguarda il concorso di Rai Canone che ogni anno vede protagonisti i telespettatori.
Il concorso che premia gli abbonati Rai
“Un abbonato ha sempre un posto in prima fila – ha spiegato la Maya – Ogni anno Rai Canone estrae dei fortunati vincitori. Ci sono due categorie: le famiglie, quindi i comuni cittadini, e quelli che gestiscono aziende, strutture ricettive, bar, studi professionali. Sono state estratte le prime cinque famiglie su 20 milioni di abbonati e avranno un posto in prima fila al Festival di Sanremo. Saranno coccolati da mamma Rai, saranno ospitati qui, entreremo insieme al teatro Ariston per vedere un po’ il backstage”.
Estratte anche delle suore siciliane
“C’è una piccola parentesi – ha aggiunto – la trovo una cosa molto carina da raccontare per quanto riguarda l’altra categoria…Nello studio di Rai Canone, nell’ufficio del direttore Roberto Ferrara, alla presenza di un notaio, oltre a tutte queste persone che ho detto da nord a sud, sono state estratte anche delle suore, di Pozzillo a Catania, che poi chiaramente per ovvi motivi hanno rinunciato alla partecipazione. Però, insomma, molto carina questa cosa che siano state estratte anche le suore di questo convento a Pozzillo”.
Le religiose non saranno in prima fila all’Ariston
Le religiose, dunque, seppur “benedette” dalla sorte hanno declinato l’invito e resteranno nel convento di Pozzillo, a pochi chilometri da Acireale, in provincia di Catania. Non assisteranno dal vivo all’attesissima performance di Achille Lauro né ascolteranno la canzone “Chimica” di Donatella Rettore e Ditonellapiaga che sta facendo discutere per una strofa un po’ forte: “Non mi importa del pudore, delle suore me ne sbatto totalmente”.
L’attacco alla suore di Donatella Rettore
“Sono stata cresciuta dalle suore con questa canzone mi sono rifatta di tutto quello che ho subito da loro – ha spiegato la Rettore – Mi hanno educata con calci in c**o e ceffoni, ma anche con morbide carezze. Da loro ho imparato il galateo e ad apparecchiare la tavola, ma ho dimenticato tutto. Ricordo sempre con grande affetto suor Esterina, ma la Curia non mi ha più permesso di incontrarla”.