L’attore palermitano a “Oggi è un altro giorno” con i figli
- L’amore per la madre che ha 96 anni: “E’ la numero uno”
- La scomparsa della moglie: “Rita aveva una forte depressione”
- I figli sono stati cresciuti dagli zii ma oggi si sono riavvicinati al padre
- La rivelazione dell’attore: “Da quattro mesi non sento più la mia compagna”
Tony Sperandeo, tra i protagonisti della serie di Ficarra e Picone “Incastrati”, si racconta a cuore aperto a “Oggi è un altro giorno”. L’attore parlamentano nasce 68 anni fa nel capoluogo siciliano da Alfonso, di professione carrozziere, e Provvidenza, che oggi ha 96 anni.
Il legame fortissimo con l’anziana madre
“Mamma è in una casa di riposo, ci sta vedendo e la saluto – esordisce – Saluto anche tutte le persone che la aiutano. Devo ringraziare mia sorella che è la mia gemella. Loro vivono a Palermo, io vivo a Roma da 21 anni. Però ogni tanto ci vado. Di recente sono stato oltre tre mesi a Palermo e sono andato a trovarla ogni giorno. Nella vita ci sono i figli, ci sono le mogli ma la mamma è la numero uno. Non solo la mia, ma tutte le mamme”.
“Ero solo in casa, ho avuto una crisi e mi sono affidato a Dio”
“Papà è morto quando avevo 17 anni – ricorda – Aveva avuto un tumore alla gola dieci anni prima. Poi gli venne ai polmoni e se ne andò. Io fumavo tantissimo. Nel ’98 mi sono operato ai polmoni e dopo sette mesi ho ripreso a fumare e sono arrivato a tre pacchetti al giorno. Un giorno, ho avuto una crisi e mi si è bloccato il respiro per più di un minuto. Ero solo a casa, mi sono fatto il segno della croce e mi sono affidato a Dio. Poi ho ricominciato a respirare e dopo 3 minuti che ho fatto? Ho acceso una sigaretta e là ho avuto una specie di scossa. Da quel preciso istante, appena sento l’odore della sigaretta sto male. Non fumo più da quasi otto anni”.
L’addio alla scuola dopo la morte del padre
“Dopo la morte di papà, ho lasciato la scuola e mi sono messo a fare l’apprendista commesso, tappeti, tessuti, tendaggi, per quattro anni – confessa – Poi ho fatto il rappresentante di poster e gadget. Poi me ne andai a vendere detersivi ma non era cosa mia. Lasciai la mamma a vendere detersivi e iniziai a fare spettacoli”.
Il figlio Tony Jr.: “Mio padre ha bisogno che qualcuno lo freni”
Serena Bortone si collega con Tony Jr. e Priscilla, i figli che Tony Sperandeo ha avuto dalla moglie Rita, morta suicida. Lo scorso novembre, Priscilla è diventata mamma di Samuele a cui l’attore è legatissimo. “Com’è papà? E’ come lo vedete. E’ una macchinetta e non lascia parlare – spiega Tony Jr. – Comunque papà ha un po’ terrore di me perché io sono abbastanza senza filtri e riesco un po’ a frenarlo. Ci vuole qualcuno che lo freni ogni tanto perché è davvero esuberante, molto artista”.
“Quando ho detto a papà di essere omosessuale”
Tony Jr. ha un compagno, Alan, e racconta così il coming out con papà: “Dal momento in cui ho preso consapevolezza della mia natura, ho sempre pensato che non dovevo nascondermi e ho dato a lui il tempo di metabolizzare la realtà dei fatti. Mi son detto: ‘Quando sarà pronto, verrà lui da me a parlarmi’. E così è stato. E’ stato molto accogliente, da quel momento non c’è stato alcun tipo di tabù. In realtà, non c’è mai stato”.
La reazione di Sperandeo: “Ti amo, sei il mio sangue”
“Scusami, te l’ho detto quando ci siamo incontri e te lo ripeto pubblicamente – interviene Sperandeo – Se tu sei gay e io sono tuo padre, che fa t’ammazzo? Io lo accetto volentieri perché ti voglio bene. Sei il mio sangue. Qual è il problema? Un bacio a te e un bacio ad Alan”.“Non mi ha chiesto questo”, precisa il figlio. “No, mi sono chiesto come mai nella mia famiglia spuntò ‘sta cosa? Ma perché stiamo facendo questi discorsi quando va bene? Io lo amo, è mio figlio, guarda quanto è bello. Sua madre era bella”, replica l’attore.
“Mia moglie Rita aveva una forte depressione”
“Stai evocando Rita e so che è una ferita ancora aperta perché si è tolta la vita quando aveva 32 anni”, ricorda la conduttrice. “Succede – dice Sperandeo con le lacrime agli occhi – C’è stato anche un distacco coi miei figli. Fortunatamente adesso questo distacco non c’è più. Siamo contenti di vederci e di parlarci. Poi da quando è nato Samuele…è come se lo avessi partorito io. Sono diventato apprensivo, mi preoccupo. Perché mi ero allontanato dai miei figli? Perché una persona che fa un atto del genere, si litigava…però…Poi col passare del tempo le cose si capiscono. Rita aveva una forte depressione. Non è stato possibile controllare la situazione, ci abbiamo provato. Io lavoravo, partivo e basta. Parliamo di altre cose”.
Piscilla: “Papà ha recuperato gli anni in cui siamo stati lontani”
“Soprattutto da quando ha saputo di Samuele, papà ha saputo esserci – spiega Priscilla – Ha saputo rimediare a tutti gli anni in cui siamo stati lontani. Questo è quello che conta e lo ringrazio”. “Ricorda che il sangue è sangue”, commenta il padre.
Tony Jr. racconta il riavvicinamento
“Le cose hanno avuto un’evoluzione naturale – racconta Tony Jr. – In realtà, già dopo la morte della mamma, papà già esprimeva il desiderio – ancor prima dell’evento – di andare a vivere a Roma per questioni lavorative. La mamma era reticente. Dopo quel brutto episodio, lui andò a Roma. Voleva portarci con sé ma non sarebbe stata la scelta logistica migliore. Questo ci ha portato a vivere un allontanamento, cercava di essere presente quando poteva, però sicuramente i primi anni non sono stati facili. Quando sei bambino e ti accade una cosa del genere, non hai mai tutti i pezzi del puzzle. Quando sei bambino cerci di identificare le colpe in qualcuno e forse in quel momento vedevamo la figura di papà come la figura sbagliata”.
“I nostri zii ci hanno fatto da genitori”
“Io avevo 11 anni, mia sorella nemmeno 8 – aggiunge il ragazzo – Siamo andati a vivere con una sorella di mamma e il marito. Papà non ce ne vorrà ma i nostri zii ci hanno fatto da genitori. Tuttora per noi è come se fossero i nostri genitori, ci stanno sempre accanto, ci seguono e dobbiamo sempre dire grazie perché sono stati fondamentali per noi. Come ci siamo riavvicinati a papà? E’ stato il tempo. Quando si dice che il tempo guarisce tutte le ferite. La distanza da un lato ha rallentato i tempi di riappacificazione ma dall’altro forse era proprio quello che ci serviva: riallacciare il rapporto a piccole dosi. Nel frattempo, poi, noi crescevamo e sviluppavamo una nostra personalità. A 19-20 anni ho cominciato a fare delle esperienze all’estero. Cose che ti strutturano e poi impari a vedere le cose in maniera diversa”.
Priscilla: “La nascita di mio figlio è stata la mia rinascita”
“Non è stata una vita facile – dice Priscilla con la voce rotta dall’emozione – però posso dire che aver scoperto di aspettare Samuele e averlo messo al mondo è stata la mia rinascita. C’è sempre un secondo tempo per tutti nella vita e lo auguro a tutti. Dal male, dalle sofferenze, se ne può venir fuori con un amore così grande”.
Sperandeo: “Allontaniamo il passato, adesso siamo qua”
“Vedi che figli che ho? Se ne sono degno? Assolutamente sì – sentenzia Sperandeo – Non ho nulla da rimproverarmi e lo dico pubblicamente. Amo i miei figli, li avrei voluti sempre con me ma loro hanno fatto una scelta. Adesso siamo qua e va tutto bene. Il passato bisogna allontanarlo. Bisogna pensare al presente e soprattutto al futuro”.
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La rivelazione: “Non sento la mia compagna da quattro mesi”
Nel finale, l’attore confida di essere tornato single. E’ finita con l’attrice Barbara Bacci conosciuta sul set del film “Il ragazzo della Giudecca”. “Avevo una compagna. Da quattro mesi non ci sentiamo più, non ne voglio parlare – spiega – Io non chiamo più nessuno. Sono dispiaciuto perché non mi va di stare solo. Io mi attacco alla famiglia? Io sono per la famiglia. Ho avuto delle compagne, non ho mai lasciato nessuno. Mi lasciano. Sono una persona perbene. Il mio difetto è che ho sempre pensato agli altri e non ho mai pensato a me. A 68 anni lo dico: avrei dovuto prendermi più cura di me invece di pensare ad aiutare gli altri. Se sono pronto per un nuovo amore? No, ma quale pronto! Io carmelitano scalzo voglio diventare”.