L’intervista a pochi giorni dalla decisione sull’archiviazione
- Il tribunale si pronuncerà il prossimo 23 novembre: cresce l’attesa
- Federica Sciarelli: “La sconfitta di Piera sarebbe la sconfitta di tutta la comunità”
- La mamma di Denise: “Mia figlia rapita deliberatamente, nessun rom è venuto sotto casa mia”
Ieri sera “Chi l’ha visto?” è tornato ad occuparsi del caso della scomparsa di Denise Pipitone. Piera Maggio, madre della bambina svanita nel nulla 17 anni fa a Mazara del Vallo, e il suo avvocato Giacomo Frazzitta si oppongono alla richiesta di archiviazione per Anna Corona e Giuseppe Della Valle avanzata dalla Procura di Marsala. La decisione del tribunale è attesa per il prossimo 23 novembre. Qualora la richiesta fosse accolta, i riflettori sulla storia di Denise si spegnerebbero nuovamente. “Le persone non si devono stancare mai di ascoltare – ha detto Federica Sciarelli – Piera è una mamma che chiede aiuto. La sua sconfitta sarebbe la sconfitta di tutta la comunità”.
Piera Maggio: “Ecco come immagino oggi Denise”
L’inviata del programma di Rai3 ha raccolto le dichiarazioni di Piera Maggio a pochi giorni dalla decisione del tribunale. “Come immagino oggi Denise? Sicuramente una bella ragazza, perché era bella Denise. Parlo al passato dal 2004. Non posso sapere che viso abbia, non ne ho idea”, ha detto.
“Non hanno mai cercato mia figlia fisicamente”
La mamma coraggio siciliana ha poi spiegato perché sin dal primo giorno ha detto che la sua bambina va cercata viva: “Nei casi di bambini scomparsi da tempo, al di là delle foto che compaiono di tanto in tanto in rete, non c’è una ricerca vera e propria. Infatti, molti si sono chiesti: ma è stata mai cercata Denise? No! Fisicamente no! Quando scompare un bambino, le ricerche avvengono nell’immediatezza…48 ore…72 ore. Dopodiché c’è un termine. Le autorità lavorano nel momento in cui c’è un avvistamento, una segnalazione. Allora lì vanno a verificare se quel bambino, quell’adulto, quel minore, possa essere lo scomparso. Molti nel tempo si sono anche chiesti: sono andati a cercarla nelle scuole, negli orfanotrofi? No!”.
“Non dobbiamo far stancare le persone”
Piera ha ammesso che le cose sono cambiate con l’avvento dei social. Tuttavia, bisogna stare attenti a non far stancare le persone: “Denise è una bambina, oggi donna, che fa parte della vita di ogni singola famiglia. Noi cerchiamo di aggiornare immagini, locandine, anche per non far stancare. Dobbiamo tener conto anche di questo. Devo pensare che gli altri possano anche stancarsi”.
“Nessun rom è venuto sotto casa mia”
A proposito della richiesta di archiviazione, la mamma di Denise ha aggiunto: “Non è sicuramente piacevole. Si è fatto tanto in questi 17 anni. Allora penso a chi ha commesso questo reato, non posso immedesimarmi in loro. Non posso neanche immaginare di poter commettere un atto così grave, abominevole e vigliacco. Sicuramente oggi queste persone diranno: ce l’abbiamo fatta! Rimaniamo impuniti, siamo liberi di girare, facciamo quel cavolo che vogliamo, siamo liberi, tranquilli. Noi come genitori cosa possiamo sperare? Chi ha sequestrato Denise l’ha presa deliberatamente, nessun rom è venuto sotto casa mia. Sicuramente ci sono ancora molte cose non chiare”.
“Voglio verità e giustizia ma anche un po’ di pace”
“L’unica cosa che vogliamo è riabbracciare la nostra bambina, ormai donna, e avere verità e giustizia per lei – ha dichiarato – Non chiediamo la luna. Vogliamo solo un po’ di pace. Io, Piero e tutta la famiglia. Non è stato facile. Ovviamente, in primis, c’era la ricerca di Denise ma c’era anche il fratellino (Kevin, ndr.) che aveva perso la sorellina. Ha dovuto vivere quella situazione familiare, il dolore e una madre non serena. Gli è stata strappata la compagnetta di giochi. Dietro c’è tanta sofferenza. Perdere una figlia e riversare tutte le paure sull’altro figlio, purtroppo, è una cosa quasi scontata. Mi sono dovuta moderare anche in quello. Avevo subito un trauma e la paura era sempre dentro di me. Non è stato semplice ma, fortunatamente, in qualche modo ci siamo riusciti e siamo qui”.
“Ogni giorno mi chiedo se riuscirà a riabbracciare Denise”
“Cosa dire oggi a mia figlia? A Denise direi tante di quelle cose che mi perderei – ha concluso – Ma soprattutto le darei quel forte abbraccio che mi manca da 17 anni. Purtroppo, non so se riuscirò mai a riabbracciarla. Me lo chiedo ogni giorno se ci riuscirò. Noi ce la stiamo mettendo tutta. A mia figlia posso dire che ovunque lei sia, che stia bene per lo meno. Se riuscirai a ricordare vagamente la tua infanzia, sappi che noi siamo la tua vera famiglia”.