L’influencer Giuseppina Rizzotto detta Giusy ha scatenato un vero e proprio terremoto
- Sotto accusa il suo santino elettorale il cui slogan recita: “Io per te…ci sono”
- “Voglio mettermi a disposizione della città, altro che scandali”
- Degli alleati dell’Udc che la criticano dice: “Guardano solo il mio seno e le mie gambe”
Terremoto in politica dopo la discesa in campo di Giuseppina Rizzotto, detta Giusy. La 38enne, influencer, modella e imprenditrice balneare a Spotorno, ha grinta, determinazione e tanta voglia di mettersi al servizio dei cittadini. Per questo, ha deciso di candidarsi per Forza Italia- Udc alle prossime elezioni amministrative di Savona nella lista del candidato sindaco Angelo Schirru.
Sotto accusa il santino elettorale
Il suo manifesto elettorale con tanto di décolleté che fa capolino dal tailleur e di slogan “Io per te…ci sono” ha scatenato un putiferio, così come il video in cui invita i savonesi a raggiungerla in piazza per appoggiarla nella sua candidatura. “Stiamo raccogliendo le firme in mio sostegno. Se volete sostenermi, venite qua e mettete una firma”, dice. “Menomale che Giusy c’è”, ironizza qualcuno storpiando l’inno di Forza Italia e ringraziando Silvio Berlusconi per le eccezionali doti da talent scout mentre qualcun altro plaude al “ritorno di Forza Gnoc*a”.
Ma Giuseppina Rizzotto, detta Giusy, non ci sta e invita ad aprire le menti e a guardare oltre le curve e le scollature vertiginose che sfodera sul suo profilo Instagram pieno di istantanee che un altro partito le aveva chiesto di cancellare per candidarla. Massima libertà, invece, di azione e di pensiero, e soprattutto nessun pregiudizio nei suoi confronti da parte di Forza Italia.
La denuncia per diffamazione: “Non sono io la protagonista di quel video sexy”
Giusy Rizzotto, catanese di nascita e ligure d’adozione (nella bio del suo profilo Instagram giusy_rizzo_fashion tiene a definirsi “siciliana dentro e fuori”), si sfoga in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” mentre si sta recando al commissariato di Polizia di Savona per depositare una denuncia per diffamazione. Sui social, infatti, viene associata erroneamente ad un video hot di cui nega di essere protagonista. “E’ una donna che mi assomiglia – precisa – non sono di certo io e siamo arrivati al punto che devo sporgere denuncia”.
“Sono sposata e ho due figli che tengo lontano dai social”
Diplomata in ragioneria, Giusy Rizzotto gestisce uno stabilimento balneare a Spotorno, lavora per l’azienda “Acqua di Calizzano” e non si aspettava che la sua scelta potesse far discutere così tanto. “Credo che mi dovrebbero lasciare lavorare, invece di farmi perdere tempo a giustificarmi, se sia davvero la protagonista di un video sexy oppure no – dichiara – Ho una famiglia solida, per fortuna: sono sposata da vent’anni, ho due figli, un maschio di vent’anni e una ragazza di 17 anni, che tengo accuratamente lontano dai social. Non voglio che le mie idee finiscano nel tritatutto, voglio metterle in pratica e mettermi a disposizione della mia città, altro che scandali”.
La solidarietà ricevuta in questi giorni
“Sto ricevendo una valanga di messaggi privati di solidarietà che mi spingono ad andare avanti, da parte di tantissime donne soprattutto e anche di uomini – confessa – Ho fatto un post per ringraziarli: per ringraziare tutte le donne intelligenti che mi sostengono e anche tutti gli uomini, che non si fanno spaventare dalle donne”.
Critiche anche da parte degli alleati dell’Udc: “Anche loro guardano solo il mio seno”
L’Udc, alleato di Forza Italia, non ha apprezzato il suo santino elettorale. “Mi arrivano critiche da lì – ammette – Sono bella, per lavoro invece di fare la modella in passerella, faccio l’influencer su Instagram e quindi ci sono molte mie foto in circolazione, ma il problema non è mio, è loro: io mi candido per lavorare per la mia comunità, loro guardano il mio seno e le mie gambe lunghe. Forse l’età media, avanzata, in quel partito non aiuta: borbottano e criticano. Badano all’immagine, a quello che pensa la gente, non a quello che potrò fare. Pensi che mi aveva contattato un altro partito, nel centrodestra, ma io avevo rifiutato la candidatura”.
“Mi devo coprire le spalle per candidarmi?”
“Dico quali condizioni mi aveva posto: cancellare le mie foto, cambiare look, cambiare modo di parlare, cambiare tutto insomma – confida – Allora ho pensato: ma se ancor prima di candidarmi e di essere eletta mi dicono già cosa fare, una volta in consiglio comunale quale libertà avrò? E così ho rifiutato. Perché devo soffocare la mia bellezza, il mio modo di essere, per candidarmi? Sono profondamente offesa, penso alle donne afghane che devono tornare a coprirsi e qui? Mi devo coprire le spalle, per candidarmi? Se questo impedisce di ascoltare le mie idee e le mie proposte per la città il problema non è mio, ma di chi non ascolta”.
Il coordinatore provinciale di FI: “Vergognoso discriminare una donna intelligente”
A volerla fortemente è stato il coordinatore provinciale di Forza Italia Marco Melgrati: “Mi ha scelto, mi sostiene e mi difende a spada tratta: mi ha dato il tempo di parlare, di spiegare le mie idee e il contributo che potevo portare alla lista. Lui non si è fermato al mio aspetto”. Melgrati la difende anche sui social dopo i titoloni sessisti dedicati alla Rizzotto in questi giorni: “A qualcuno forse faceva paura la candidatura di Giuseppina Rizzotto perchè potenzialmente potrebbe prendere più voti di tanti ‘tromboni’ e ‘poltronisti’ della politica savonese… è vergognoso discriminare una donna intelligente, imprenditrice e anche bella solo per il suo aspetto fisico… ci sono anche delle leggi precise a tal proposito, quindi attenti alle querele!!!… Meditate, gente, meditate”.
Giusy Rizzotto: “Ecco perchè sono scesa in campo”
Giusy Rizzotto spiega perché ha deciso di scendere in campo: “Vivo a Savona da quasi sette anni e vedo potenzialità turistiche enormi bloccate da un muro. Sono cresciuta in Sicilia, dove i ristoranti, i bar, i negozi sono aperti sempre, di giorno e di sera. E così accade in molte parti d’Italia, dove viaggio spesso per lavoro. A Savona arrivano i croceristi, i turisti e trovano tutto chiuso, voglio una città accogliente che colga le occasioni economiche che sennò perde. Poi c’è la questione giovani: parto dai miei figli, non ci sono opportunità, a cominciare dagli spazi di aggregazione o sportivi che non siano a pagamento. Poi c’è l’inclusione: ho uno stabilimento balneare a Spotorno dove abbiamo riservato otto posti alle carrozzine, che possono arrivare in acqua. Voglio poter far arrivare tutti negli stessi luoghi, con semplicità. Poi, amo gli animali e non trovo accettabile che il centro di Savona sia precluso a padroni e cani a passeggio”.
La candidata difende anche il suo slogan “Io per te…ci sono!”. Nessun ammiccamento, assicura: “Significa che voglio che le persone mi parlino e mi chiedano: questo fa un consigliere comunale. Ho un cervello, ma solo due occhi, mi servono quelli di tutti i cittadini per arrivare dove non posso e poter vedere problemi che posso contribuire a risolvere”.