Il “gesto d’amore verso se stessa” dell’imprenditrice digitale
- La moglie di Fedez affronta apertamente il tema del mental health
- Gli attacchi di panico quando viveva a Los Angeles: “Mi sentivo sola”
- “La me teenager sarebbe molto fiera della Chiara 34enne di ora”
“Ho fatto tanto lavoro su me stessa, ho cercato sempre di affrontare le mie paure e di capire pian piano la mia mente e da cosa certi meccanismi siano scaturiti. Negli ultimi tre anni mi sono poi fatta uno dei regali più grandi per capirmi: vedo uno psicologo una volta alla settimana, esperienza che consiglio a tutti”.
“Lo psicologo? Un gesto d’amore verso me stessa”
Chiara Ferragni “si mette a nudo” dinanzi ai suoi follower e parla apertamente di un tema, quello del mental health, ancora oggi accompagnato da troppi pregiudizi. Tutelare la propria salute mentale, spiega l’imprenditrice digitale, è strettamente collegato alla necessità di prendersi cura di se stessi. Non a caso, la regina delle influencer bolla la visita settimanale dallo psicologico come “un gesto d’amore verso se stessa”.
“Soffrivo di attacchi di panico quando vivevo a Los Angeles”
“Ho sofferto di attacchi di panico e ancora oggi, in certi momenti, di ansia – confessa la moglie di Fedez – Gli attacchi di panico li avevo nel 2015 quando ero a Los Angeles e mi sentivo sola e lontana dalle persone che veramente mi amavano. Sono riuscita a superarli buttandomi a capofitto nelle mie paure, ma ogni esperienza è naturalmente diversa. Ora quando mi viene un po’ di ansia (da quando sono genitore mi succede spesso), cerco di concentrarmi sul lavoro o altre esperienze e non focalizzarmi sulla stessa sensazione”.
“E’ importante concederci il tempo di soffrire quando viviamo il dolore”
Chiara Ferragni svela di avere imparato ad essere meno intransigente con se stessa: “Ero solita criticarmi sempre. Anche adesso per me è dura non essere critica con me stessa, soprattutto nei momenti in cui mi sento debole e non la solita donna felice e realizzata. Ma è importante concederci il tempo di soffrire quando viviamo il dolore. Prenderci cura della nostra salute mentale è importante”.
“La me teenager sarebbe molto fiera della Chiara di oggi”
“Non sono ancora al 100% la Chiara che volevo, ma è un lavoro quotidiano – conclude – Ho affrontato una ad una le mie insicurezze e ne ho sconfitte alcune. Con altre ho imparato a convivere pacificamente. Sono molto felice della persona che sono diventata e sto diventando. Penso che la me teenager, che si sentiva sola e diversa dagli altri, sarebbe molto fiera della Chiara trentaquattrenne di ora”.