“Marco mi ha dato la giovinezza”
- L’imitatrice avrebbe dovuto sposare Christian Vitelli ma le nozze sono saltate
- Adesso la Manzini dice che lui era troppo vecchio per lei
- La verità dell’ex sulla loro rottura
Francesca Manzini è pazza d’amore per Marco Scimia, meglio noto per essere il sosia italiano di Johnny Depp. Tra l’imitatrice 30enne e il barbiere 35enne è nato un amore travolgente. Lo scorso maggio, la conduttrice di “Striscia La Notizia” ha lasciato intendere sui social di essere tornata single. La Manzini, infatti, avrebbe dovuto sposare l’ex doppiatore Christian Vitelli al quale era legata dal primo lockdown.
Il colpo di fulmine per Christian
Un colpo di fulmine, il loro, che li aveva portati a trascorrere la quarantena insieme nonostante fossero due perfetti sconosciuti entrati in contatto grazie ad una videochiamata che si era rivelata galeotta (LEGGI QUI). Dalla convivenza alla proposta di matrimonio, il passo era stato brevissimo fino alla rottura.
Ora Francesca dice: “Aveva 46 anni, troppi più di me”
“Era idealizzazione – ha spiegato Francesca Manzini al settimanale “Diva e Donna” – Lui è un uomo buono, una bella persona, ma aveva 46 anni. Troppi più di me. Quando c’è tanta differenza d’età ci si può appoggiare insieme, ma l’amore non è un appoggiarsi insieme. L’amore deve essere una costruzione a due”.
“Marco mi ha dato la giovinezza”
Di tutt’altra natura il sentimento che prova per l’attuale compagno. “Con lui vedo la possibilità di costruire insieme qualcosa – ha svelato l’imitatrice – È stata la luce. Marco mi ha dato la giovinezza. La possibilità di non sentirmi inferiore, di essere me stessa”.
La precisazione dell’ex: “Non sono stato lasciato”
Dopo l’intervista di Francesca Manzini a “Diva e Donna”, Christian Vitelli ha affidato ad Instagram alcune precisazioni. “Sono stato lasciato, secondo quello che scrivono, perché ho 46 anni, sono troppo vecchio e con me è impossibile costruire un futuro – ha dichiarato – Non credo che l’età sia un limite per amare una persona. Non sono stato lasciato, ma sono andato io via di casa la sera dell’8 aprile, chiamando un taxi e andando da mio fratello. La mia storia è finita, io sto benissimo, non solo addolorato e sto vivendo la mia vita serenamente”.