Lo sceicco Mohammed Al Habtoor potrebbe davvero essere Mauro Romano, il bambino scomparso nel 1977 da Racale, in provincia di Lecce? Bianca Colaianni, la madre del piccolo di cui si sono perse le tracce 44 anni fa, non ha dubbi: per lei quello sceicco è suo figlio. Per questo chiede la prova del Dna, sinora sempre negata.
Sfogliando una rivista, mamma Bianca ha riconosciuto il figlio nel volto di quell’uomo degli Emirati Arabi: stessi occhi, stesso sguardo e soprattutto quelle due cicatrici, una sul sopracciglio, l’altra sulla mano destra, che suo figlio si procurò con un ferro da stiro. Per Bianca quei due segni sono la prova evidente che cerca da tempo e per arrivare sino in fondo è pronta a volare fino a Dubai.
Confrontando le foto dei due bambini, si notano sguardi ed espressioni simili. Tuttavia, i capelli sono di colore diverso. Potrebbero essersi scuriti nel tempo? La pista che porta nei Paesi arabi era già stata battuta negli scorsi anni. E se Mauro fosse davvero finito lì?
Il caso di Mauro Romano a “Pomeriggio Cinque”
Del caso di Mauro Romano si è occupata ieri Barbara D’Urso a “Pomeriggio Cinque”. L’inviata di Videonews Ilaria Dalle Palle ha ricostruito la vicenda: “Il bimbo si era allontanato dalla zia per cambiarsi le scarpe, poi è sparito nel nulla. Alcuni bambini hanno detto di aver visto il piccolo Mauro salire sull’apecar dell’ex barbiere del paese. Ma lui ha negato. Poi la famiglia ha ricevuto strane telefonate in cui qualcuno diceva ‘noi abbiamo il tuo bambino, dacci 20 milioni di lire altrimenti ti mandiamo a casa pezzetti del bambino’. Le forze dell’ordine hanno individuato quell’uomo, che però ha negato di avere Mauro dicendo che voleva solo lucrare sulla scomparsa. L’uomo ha scontato quattro anni di carcere per questo”.
“Ma nel 2019 la svolta – ha ricordato la giornalista – Quell’uomo viene messo in carcere per pedofilia. La madre chiede di riaprire le indagini perché potrebbero esserci stati dei collegamenti tra il barbiere e il signore in carcere. Pensano che potrebbero aver venduto Mauro. Poi mamma Bianca vede su un giornale la foto dello sceicco Mohammed Al Habtoor e pensa sia suo figlio perché riconosce gli occhi e due cicatrici, una sulla mano e l’altra sul sopracciglio. Lo sceicco avrebbe dato due appuntamenti al fratello di Mauro ma poi non si sarebbe fatto trovare”.
Mamma Bianca: “Per credere che mio figlio è morto, devo vedere le sue ossa”
La cronista ha raccolto l’appello di Natale Romano, papà di Mauro: “Il cerchio si sta stringendo, dopo 44 anni scoprire che mio figlio è vivo e vive in un altro posto. Tante cose corrispondono, segni particolari, gli occhi, la fisionomia. Mettiti nei miei panni, torna. Poi è normale, lui si è creato una famiglia, poi si fa la sua vita”.
“Nel ’99 l’ho visto sul giornale – gli ha fatto eco la moglie – La cicatrice sulla mano e sugli occhi. Dopo 44 anni abbiamo scoperto che l’hanno preso. Per poter credere che è morto, devo vedere le ossa di mio figlio. Gli direi di tornare a casa, mettere le cose a posto e poi farsi la sua vita come vuole. Non voglio tenerlo prigioniero in casa perché non è più un bambino da accudire, è un uomo. E si comporti da uomo. Se necessario, sarei pronta ad andare negli Emirati. Se poi non fosse mio figlio, gli chiederei di perdonarmi. Chiederei scusa al padre e alla sua famiglia”.
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