Madame, nome d’arte di Francesca Calearo, è tra gli artisti più interessanti sfornati dal 71esimo “Festival di Sanremo”. La 19enne di Creazzo, piccolo comune immerso tra le colline vicentine, è nota per aver duettato con i Negramaro nel singolo “Non è vero niente” che fa parte dell’ultimo album della band dal titolo “Contatto”. Lo stile della giovane rapper è unico sia in fatto di vocalità e musicalità che in fatto di look.
Madame si racconta una lunga intervista rilasciata a “Corriere della Sera” dove ripercorre la sua infanzia e la sua adolescenza, le prime cotte, il bullismo e parla dei suoi genitori che si sono separati quando lei aveva 11 anni. A dire alla madre, segretaria in un autoconcessionario, che il padre, impiegato di banca (oggi in pensione), voleva divorziare è stata proprio la cantante. “Papà mi dice che vuole lasciare mamma – ricorda – Eravamo per strada, davanti al portone. Appena salgo chiedo: ‘Quanto ami papà da 1 a 10?’. E mamma: ‘Otto’. E io: ‘Lui si vuole separare’. Non ne sapeva niente, c’è rimasta malissimo, specie per quell’otto”.
“A scuola mi prendevano in giro perchè non mi lavavo”
Se a casa i suoi pensavano che fosse un genio (“A mio padre chiedevo: ‘Perché esiste Dio?’. Oppure: ‘Perché siamo vivi?’”), a scuola la prendevano in giro “per i denti e per il fatto che non mi lavavo”. “A quattordici anni hai altro a cui pensare – racconta Madame – Lavarsi è arrivato in seguito, prima ci sono state tante altre cose bellissime che mi hanno fatto crescere. Una volta sono svenuta, e loro, i miei compagni, mi hanno calpestata. Mi calpestavano per capire se fingessi”. Quel dolore l’ha resa “debolissima e libera”. “Anche di innamorarmi – confessa – maschio, femmina, giovane, vecchio (…) Io sono tutto. Certe mattine mi sveglio più maschio, altre più femmina. Riesco a pensare come un maschio, per esempio Clito, l’ho scritta da maschio”.
“A 18 anni mi sono innamorata della prof di matematica”
Il primo amore? “Quando avevo 14 anni mi innamorai dell’allenatore di pallavolo, lui ne aveva 30. Gli scrissi un messaggio: ‘A diciotto anni potrò darti un bacio?’ Poi, arrivata ai 18, ero già da un’altra parte, innamorata della professoressa di matematica (…) Una volta chiedo alla bidella di consegnarle in classe un CD, con tanto di lettera. Ma lei non capisce che sono io. Poi lei va in pensione, io vengo bocciata. Dovevo dimenticarla”.
“Innamorarsi dell’impossibile è una droga”
“Mai avuto problemi maschio femmine – ribadisce – semplicemente le donne etero sono più difficili da raggiungere, e quello era il mio scopo. Innamorarsi dell’impossibile è una droga. O almeno era, purtroppo adesso mi innamoro due giorni, una settimana, fine. Penso: ti ho già raggiunto. Il problema di adesso è che raggiungo tutto troppo facilmente”.
“L’amore corrisposto non esiste – aggiunge – Tranne quello madre figlio, anzi no: nemmeno. Mia madre mi ama incondizionatamente, io però non posso riamarla nello stesso modo perché non l’ho cresciuta”.
“La mia paura è non provare niente di intenso”
Il dolore per Madame? “Che sia l’amore non corrisposto o altro, di base quello che mi manca oggi -replica – Adesso è troppo semplice, e io mi sento morta. Prima vivevo a pieno proprio per il fatto che fosse tutto irraggiungibile. La mia vera paura è non provare niente di intenso, gioia dolore, di rimanere così, anestetizzata”.
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