“Volevo salutare Sabrina Salerno e Jo Squillo…avete fatto la storia”, “E noi l’abbiamo rovinata”. Così Fiorello e Amadeus a margine della performance sanremese in cui, con tanto di parrucche (castana per il primo, bionda per il secondo), hanno reinterpretato “Siamo Donne”, il brano manifesto proposto al Festival di Sanremo nel 1991. A stroncare l’esibizione dei due conduttori è proprio Jo Squillo. La cantante ci va giù pesante e accusa Fiorello e Amadeus di aver banalizzato il testo.
“Non basta una parrucca per imitarci”
“Se si fossero vestiti da drag queen almeno sarebbe stato uno spettacolo, non basta una parrucca per cantare quella canzone, per cantare quella canzone ci vuole cultura – sentenzia – Con quella canzone abbiamo lasciato un segno, abbiamo fatto la storia, ma la storia si rispetta – ha aggiunto – Quella sera di 30 anni fa raggiungemmo un record di ascolti di 17 milioni di spettatori, non so chi altro lo abbia fatto”.
“Sono troppo artista per rivolgermi agli avvocati”
“Potrei leggere i tanti messaggi arrivati su Instagram: sono stati massacrati – aggiunge – Qualcuno ha anche scritto ‘se li querelate vincete di sicuro’, ma ci mancherebbe, sono troppo artista per pensare di mettere tutto in mano a degli avvocati, e non penso assolutamente che ci sia stata derisione, è che a loro, inconsapevolmente, quella cultura, quell’attenzione al femminile manca”.
“Chiedo alla Rai di far organizzare il prossimo Festival ad un gruppo di donne”
Jo Squillo boccia il Festival poco inclusivo – a suo dire – nei confronti delle donne. “Basta confrontare il numero di cantanti donne e uomini in tutte le categorie – rileva – fino ad arrivare agli autori che su 10 solo una è donna e ai direttori d’orchestra dove di donne zero. Per tutto questo chiedo ufficialmente alla Rai che sia data l’organizzazione del prossimo Festival a un gruppo di donne. Come in tutti i settori venga rispettata la partita di genere”.
FIORELLO E AMADEUS NEI PANNI DI SABRINA SALERNO E JO SQUILLO (VIDEO)