Il 71esimo Festival di Sanremo comincia al buio. Le luci al Teatro Ariston sono spente e si sentono soltanto le voci di Amadeus e Fiorello. “Perché siamo al buio?”, chiede il primo. “E’ il Festival più difficile di sempre…per creare mistero – spiega lo showman siciliano – E poi io e te potremmo fare anche gli scongiuri e non ci vede nessuno. Gli scongiuri…quelli veri. Però ognuno si tocca gli scongiuri suoi”. Il Teatro Ariston si illumina per la gioia di Amadeus che entra in scena facendosi il segno della croce.
Amadeus: “Quest’anno il cuore batte più forte dello scorso anno”
“Buonasera e benvenuti al 71esimo Festival di Sanremo – esordisce – Quest’anno il cuore batte più forte rispetto all’anno scorso. Vorrei iniziare raccontandovi una cosa. Ieri il direttore di un giornale mi ha chiesto di scrivere una lettera per dire quello che pensavo di questo Festival. Vorrei leggervi le ultime righe che spiegano perché l’ho fatto, perché c’è Sanremo. Credetemi, l’ho fatto con tutto me stesso e con l’aiuto di molte persone in condizioni difficilissime. L’ho fatto con ancora più forza e determinazione dello scorso anno. Mai avrei pensato che fosse possibile. L’ho fatto rispettando ogni norma di sicurezza ma soprattutto pensando a chi vive di musica, a chi vive di televisione e di spettacolo, al Paese che sta lottando per ritrovarsi”.
“Abbiamo scoperto che la normalità è una cosa straordinaria”
“Abbiamo scoperto infatti che la normalità è una cosa straordinaria e proprio per avere un po’ di quella normalità abbiamo lavorato in maniera straordinaria – prosegue – Ecco, oggi Sanremo riparte. Con i cantanti e le canzoni, con la nostra orchestra, i giornalisti e tutti quei lavoratori che con professionalità mi aiutano a portare in scena uno spettacolo di qualità. Non ho spettatori in sala, lo sapete, lo vedete. Avrò spesso questi applausi registrati ma mi rincuora pensare che siano i vostri applausi da casa. Quindi con immensa gioia nel cuore vi dico benvenuti al 71esimo Festival della canzone italiana di Sanremo che non può iniziare senza il mio amico, il vostro amico, Rosario Fiorello”.
Fiorello entra in scena con un look choc e parla con le poltrone
L’inizio senza pubblico in sala è traumatico e Fiorello prova a stemperare la tensione materializzandosi sul palco con un look alla Achille Lauro per proporre una versione rock di “Grazie dei fiori”. Lo showman si presenta con un mantello tutto ricoperto di fiori e rossetto e smalto scuri.
“Dobbiamo lasciare il segno in questo Festival…21 chili di mantello – spiega – Devo ringraziare Achille Lauro, sono passato dal suo camerino e questo è solo il suo accappatoio e ti ho detto tutto. Dovevamo fare veramente qualcosa di forte, l’ho fatto solo per te, guarda le labbra, c’ho lo smalto…è un Morgan testa di moro. Ti posso baciare con le labbra nere? Siamo soli, divertiamoci. Questo Festival rimarrà nella storia, già ieri sera Orietta Berti è stata inseguita dalla polizia per tutta Sanremo perché aveva violato il coprifuoco. Ma quello che non sai è che nel portabagagli c’ero io…facciamo le nottate”.
Quindi si rivolge alle poltrone vuote: “Fammi salutare il mio pubblico. Il mio pubblico quest’anno siete voi…sto parlando con le poltrone. Queste poltrone mi daranno tante soddisfazioni. Poltrone, sto parlando con voi: è la prima volta che vedete il Festival. Su i braccioli! Giù i braccioli! Voi non avete potuto mai vedere il Festival perché eravate comprate, occupate, su di voi c’è stato sempre qualcuno. La parte peggiore dell’essere umano se lo sono beccate sempre loro. Dillo come si chiama, sdoganalo! Il cu*o! Lo sai quanti cu*i omaggio c’erano in prima fila l’anno scorso? Una volta Carla Fracci disse ‘non riempite le poltrone solo col cu*o ma col cervello’. A noi ci basterebbe una ventina di cu*i e saremmo contenti. Queste poltrone ne hanno viste…il cu*o di Giletti, quello di Coletta che è più piccolo. C’è anche un altro detto ‘una poltrona senza cu*o è come Zingaretti senza la D’Urso’. C’è il nuovo slogan del Pd: ‘cc’…col cuore!”.
Fiorello: “Paolo Fox ha convinto Ama a rifare il Festival”
Prima di presentare il vincitore della scorsa edizione Diodato, Fiorello torna indietro con la memoria al giorno in cui ad Amadeus è venuto in mente di rifare Sanremo. “Diciamo perché siamo qua. Noi questo Festival, diciamolo, non l’avremmo dovuto fare – racconta – Ancora me lo ricordo, c’era Diodato che alzava il premio, Amadeus viene vicino a me e mi dice ‘Ciuri, l’anno prossimo non lo dobbiamo fare. E’ andato talmente bene che deve rimanere questo. Basta! Sono cavoli di chi verrà dopo perché una cosa così non si può rifare. E io ‘Ama, hai ragione…così si fa’. A un certo punto, tipo il 20 agosto, sto per entrare in acqua al mare, dall’ombrellone mi chiamano ‘C’è Ama al telefono’. Mi fa ‘Ciuri, dobbiamo fare il Festival. Non puoi capire chi mi ha chiamato! Tu non ci puoi credere! M’ha chiamato Paolo Fox”.
“Un bravissimo astrologo”, sottolinea Amadeus. “Eccezionale…non fosse altro per la previsione del 2020, ci ha preso in pieno…un anno strepitoso – ironizza Fiorello – ‘Non puoi capire, lui mi ha detto che i nostri segni sono incastrati’. Io non voglio essere incastrato. Levatelo dalla testa, non è che quest’estate ti chiama Otelma e rifacciamo il Festival. Finita qua! Era bene che tu lo sapessi”. “Hai detto prima che potrebbe esserci l’Ama ter….l’hai detto tu”, lo provoca Amadeus. “Non ci sarà, l’ho detto così. Non ci sarà, fidati!”, chiosa Fiorello.
CLICCA QUI E SEGUICI SU INSTAGRAM
LEGGI ANCHE: Amadeus e Fiorello nell’hotel a tre stelle, Achille Lauro affitta tre ville